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Polish National Ballet

Teatro dell’Opera di Varsavia, tra danza e bombe

Fondato nel 1833 il Gran Teatro dell’Opera di Varsavia è uno dei più grandi teatri del mondo. Raso al suolo durante i bombardamenti nella Seconda Guerra Mondiale, rimase chiuso per ben 20 anni. È la sede del Polish National Ballet.

Il Gran Teatro dell’Opera di Varsavia si affaccia sulla piazza del teatro nel centro della capitale polacca.  È uno dei più grandi teatri in Europa e nel mondo, con una capienza di oltre 2.000 posti.

Inaugurato la prima volta nel 1833 venne completamente distrutto da un bombardamento durante la Seconda Guerra Mondiale. E rimase chiuso per più di 20 anni. Il Teatro dell’Opera di Varsavia è la sede del corpo di ballo polacco. Il Polish National Ballet è la più grande e importante compagnia di balletto della Polonia. 

Teatro Opera di Varsavia
Gran Teatro dell'Opera di Varsavia, 2007 © Tilman

La nascita del Teatro dell'Opera di Varsavia

Per far spazio al Teatro dell’Opera di Varsavia venne demolito il Marywil. L’antico edificio era stato costruito, tra il 1692 e il 1697, dalla regina Maria Kazimiera per commemorare la vittoria di suo marito Giovanni III di Polonia, contro i turchi. Quindi, l’intero complesso fu demolito per fare spazio al teatro. 

Il Teatr Wileki Opera Narodowa venne costruito tra il 1825 e il 1833, secondo i progetti dell’italiano Antonio Corazzi. Per fornire una nuova sede per gli spettacoli delle compagnie operistiche, di balletto e di teatro attive nella capitale. Per oltre 170 anni è stato il più grande teatro d’opera e di balletto della Polonia. Il Teatro dell’Opera di Varsavia fu inaugurato il 24 febbraio 1833 con una produzione del Barbiere di Siviglia di Rossini. 

Qui avvennero le prime di Halka (1858) e The haunted Manor (1865), le due opere più note di Stanislav Moniuszko. Costui è, dopo Fryderyk Chopin, la più grande figura nella musica polacca del diciannovesimo secolo. Moniuszko, non solo mise in scena le sue opere nel Teatro dell’Opera di Varsavia, ma ne fu direttore dal 1858 fino alla sua morte nel 1872.

Mentre il teatro presentava opere di musicisti polacchi, il balletto comprendeva i principali classici.

Polish National Ballet
Chinara Alizade e Dawid Trzensimiech ne La signora delle camelie, cor. John Neumeier, Polish National Ballet, 2018 © Ewa Krasucka

I bombardamenti sul Teatro e l'insurrezione di Varsavia

Durante la Seconda Guerra Mondiale Varsavia fu duramente colpita. La città subì il colpo più duro il 25 settembre 1939. I bombardieri tedeschi della Luftwaffe, sotto il  comando del maggiore Wolfram Freiherr von Richthofen, condussero il più grande raid aereo mai visto fino a quel momento. Su Varsavia caddero 560 tonnellate di bombe ad alto esplosivo e 72 tonnellate di bombe incendiarie. Il centro della città rimase gravemente danneggiato. 

A causa dei bombardamenti il Teatro dell’Opera di Varsavia venne quasi completamente distrutto. Ma il momento più buio del teatro doveva ancora arrivare.

Fra il 1º agosto e il 2 ottobre 1944, la capitale fu lo scenario dell’Insurrezione di Varsavia. In quei mesi l’esercito Nazionale Polacco combattè contro le truppe occupanti tedesche, con lo scopo di liberare la città prima dell’Armata Rossa sovietica. Durante l’insurrezione i tedeschi spararono ai civili tra le rovine del teatro. La targa a destra dell’ingresso principale commemora la sofferenza e l’eroismo delle vittime della guerra.

Teatro Opera di Varsavia
Il Gran Teatro dell'Opera di Varsavia dopo i bombardamenti

Il restauro del Teatro dell'Opera di Varsavia

A causa degli ingenti danni subiti durante la guerra, il Teatro dell’Opera di Varsavia rimase chiuso del 1945 al 1965. Per cui le compagnie di Opera e Balletto furono costrette ad esibirsi in altri teatri per 20 anni. 

La costruzione venne restaurata e ampliata seguendo i progetti di Bohdan Pniewski e sotto la supervisione di Arnold Szyfman. Fu così che il teatro venne riaperto al pubblico il 19 novembre 1965. All’epoca era uno dei teatri più imponenti e meglio attrezzati d’Europa. Il più grande teatro al mondo. 

Secondo il progetto del 1825 di Antonio Corazzi, la facciata anteriore del Teatro dell’Opera di Varsavia doveva contenere una scultura trionfale di Apollo, patrono delle arti, alla guida di un carro trainato da quattro cavalli. Tuttavia, la statua non venne mai realizzata.  La piattaforma sopra l’entrata principale destinata alla quadriga rimase vuota per quasi 200 anni.

Nel 2002, su iniziativa del direttore generale del Teatro dell’Opera di Varsavia, Waldemar Dąbrowski, la scultura venne realizzata. Con il progetto del rettore dell’Accademia delle Belle Arti di Varsavia Adam Myjak e dal decano del dipartimento di scultura Antoni Janusz Pastwa. 

Polish National Ballet
Dawid Trzensimiech e MariaΩuk ne La signora delle camelie, Polish National Ballet © Ewa Krasucka

Il Balletto Nazionale Polacco

Nel Teatro dell’Opera di Varsavia ha sede il Polish National Ballet, la più importante compagnia di balletto in Polonia. Che porta avanti un’eredità storica risalente al 17 ° secolo.

La prima rappresentazione di un balletto in Polonia risale al 1628, quando alla corte polacca arrivò la compagnia operistica italiana itinerante. Le scene di balletto venivano incorporate nelle opere tenute a corte. Per molti anni si esibiranno solo ballerini stranieri. Nel 1765 il re Stanisław II August decise di fondare la prima compagnia di balletto polacca permanente. Che si esibiva presso l’Opernhaus Saxon, il primo teatro pubblico polacco. 

Durante il periodo romantico il Balletto Nazionale Polacco era considerato uno dei principali ensemble europei, rivaleggiando con il balletto dell’Opéra parigina e il balletto di San Pietroburgo.

In questi anni diversi maestri eccezionali parteciparono allo sviluppo del balletto in Polonia: Filippo Taglioni che fu il direttore della compagnia di balletto di Varsavia dal 1843 al 1853, Carlo Blasis , Virgilio Calori, Pasquale Borri, José Mendez, Raffaele Grassi ed Enrico Cecchetti. 

All’inizio del XX secolo, molti ballerini polacchi si unirono ai Ballets Russes di Sergej Diaghilev, raggiungendo fama mondiale. Questi includevano il maestro di balletto Stanislas Idzikowski , Leon Woizikovsky e Mieczyslaw Pianowski.

Teatro Opera di Varsavia
Concerto Barocco, cor. George Balanchine, Polish National Ballet © Ewa Krasucka

Il Balletto Nazionale Polacco nel Novecento

Durante i difficili anni dell’occupazione tedesca e della Seconda Guerra Mondiale, la Compagnia sospese il suo lavoro. Alla fine della guerra, il Teatro dell’Opera di Varsavia era completamente distrutto. Quindi, i ballerini furono costretti ad esibirsi in altri teatri. Solamente nel 1965 la Compagnia potè tornare stabilmente nel nuovo teatro. 

Dopo la guerra il balletto di Varsavia ripartì portando in scena i grandi capolavori della danza classica. Facevano parte del repertorio: La Fille mal gardée, La Sylphide  (di Bournonville), Giselle, Il lago dei cigni e La bella addormentata. 

La Compagnia ha presentato anche opere di coreografi come: Françoise Adret, George Balanchine, Maurice Béjart e  Serge Lifar. 

Nel 1950 venne rifondata anche la scuola di danza del balletto polacco, su modello della scuola russa. Grazie a Leon Wójcikowski, ex solista dei Ballets Russes, che svolse un ruolo significativo nello sviluppo della Scuola di Varsavia. 

Il balletto di Varsavia ha sempre attratto i migliori artisti polacchi. Non a caso, il 18 marzo 2009 il coreografo polacco Krzysztof Pastor, già impegnato con il Dutch National Ballet, è diventato il direttore del Balletto Nazionale Polacco. Nello stesso anno la compagnia è diventata autonoma ottenendo parità di status con l’Opera Nazionale Polacca. 

Il balletto nazionale polacco esegue un repertorio classico e anche capolavori del balletto del XX secolo.

I più grandi danzatori di tutto il mondo hanno ballato al Teatro dell’Opera di Varsavia. 

Polish National Ballet
La signora delle camelie, Polish National Ballet © Ewa Krasucka

In copertina: Bolero, coreografia di Krzysztof Pastor, Balletto Nazionale Polacco © Ewa Krasucka 

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