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Scarpette Rosse, tra film e realtà

Balletto Scarpette Rosse
Scarpette Rosse è un film ispirato all’omonima fiaba di H. C. Andersen. La ballerina Vicky Page arriva ad un successo trionfale con il balletto Scarpette Rosse, ma è dilaniata tra la passione per la danza e l'amore per il compositore Julian. Il film interpretato da ballerini di fama internazionale ebbe un enorme successo.

Scarpette Rosse debuttò nelle sale cinematografiche di New York il 21 ottobre 1948. Diretto dall’inglese Michael Powell, che lo scrisse insieme al suo fedele sceneggiatore e cooproduttore, l’ungherese Emeric Pressburger. I due fondatori della casa produttrice The Archers. 

Il film vinse subito due Oscar come Best Art Direction e Best Music, un Golden Globe come Miglior Colonna Sonora e il National Board of Review per la Top Ten Films. Scarpette Rosse ebbe inoltre un enorme successo come primo film britannico ad incassare oltre 5 milioni di dollari.

Scarpette rosse racconta la storia della ballerina Vicky Page. Che sottoposta ad una ferrea disciplina da Lermontov, direttore di una celebre compagnia di balletto classico, arriva al successo con il balletto Scarpette rosse. Ma la ballerina è dilaniata tra l’amore per la danza, la dedizione a Boris Lermontov e l’amore ricambiato per il compositore Julian Craster.

Il balletto ha un ruolo da protagonista all’interno di Scarpette Rosse. Sono presenti diverse scene di balletti come Coppelia, Il Lago dei cigni e Giselle. Tuttavia il fulcro del film è una coreografia di 17 minuti intitolata Il balletto di scarpette rosse di Robert Helpmann.

Scarpette rosse, la trama

Londra, 1920. Alcuni studenti del Conservatorio si recano al Covent Garden per ascoltare le musiche del nuovo balletto Il cuore di fuoco di Palmer. Uno degli studenti fa un’amara scoperta: si accorge che le musiche composte sono un plagio di un suo lavoro. Quindi il giovane Julian scrive una lettera a Lermontov per denunciare Palmer.

Nel frattempo la mecenate Lady Neston invita Lermontov ad una serata a casa sua. La ricca nobildonna vorrebbe far danzare la nipote davanti a Lermontov, ma l’impresario si rifiuta di guardarla.

Durante il ricevimento però Lermontov incontra Vicky Page, bellissima giovane appassionata di danza. E solo dopo scopre che è proprio lei la nipote di Lady Neston. Di conseguenza decide d’invitarla a sostenere un provino per la sua compagnia. 

Intanto, Lermontov ricevuta la lettera di Julian gli propone un lavoro come spalla del direttore d’orchestra.

Scena film
Una scena del film Scarpette Rosse del 1948

Vicky diventa prima ballerina

Julian e Vicky partecipano alle attività della compagnia di Lermontov, ma solo in ruoli secondari. Però Lermontov ha capito che entrambi i giovani hanno straordinarie capacità e decide di dar loro una possibilità. Nel frattempo la prima ballerina della compagnia, Irena Boronskaja, decide di abbandonare le scene per sposarsi. Questa è l’occasione per Lermontov di affidare la partitura del nuovo balletto Scarpette Rosse a Julian e il ruolo di prima ballerina a Vicky.

Il balletto va in scena a MonteCarlo, ed è un grandissimo successo. Ai festeggiamenti, però, Julian e Vicky sono assenti. Infatti, i due si sono innamorati e preferiscono l’intimità di una romantica passeggiata in riva al mare alla chiassosa allegria del resto della compagnia. La scoperta della loro relazione fa impazzire di rabbia il gelosissimo Lermontov, che licenzia immediatamente Julian. Ma così anche Vicky decide di andarsene.

Scarpette rosse
Immagini del film Scarpette Rosse

Amari retroscena

Visto che i diritti di Scarpette rosse sono di Lermontov, Julian non può più eseguirlo e Vicky danzarlo. Mentre Julian riesce a farsi conoscere attraverso altre opere, la fama di Vicky è legata a Scarpette Rosse. Lo spettacolo non viene mai più replicato. 

Quando il rapporto tra Julian e Vicky entra in crisi, Lermontov convince la ragazza a tornare nella compagnia per una nuova produzione di Scarpette rosse a MonteCarlo. Non a caso, Lermontov fa coincidere la data della prima con l’esordio, a Londra, di una nuova, attesissima composizione di Julian.

Un finale tragico con le scarpette

Julian decide di andare a MonteCarlo, per chiedere a Vicky di tornare con lui. Però Lermontov ha imposto alla ragazza di scegliere tra la carriera e gli affetti. Quindi Vicky rifiuta Julian, che va a prendere il treno per tornare a casa. Appena indossate le scarpette rosse di scena, Vicky ha un improvviso ripensamento e si getta all’inseguimento di Julian. Sembra che siano proprio le scarpette rosse a portarla ma, arrivata alla stazione, perde l’equilibrio e precipita sui binari.

La notizia viene portata a Lermontov che, sconvolto dal dolore, annuncia che lo spettacolo si terrà lo stesso. Un seguipersona illuminerà il palco vuoto, muovendosi in modo da toccare tutti i posti che l’étoile avrebbe dovuto occupare.

Intanto alla stazione, mentre i presenti chiamano i soccorsi, Vicky moribonda sui binari chiede a Julian di toglierle le scarpette rosse: la stessa conclusione del balletto che doveva interpretare.

Cartolina
Cartolina pubblicitaria di Scarpette Rosse © Collection at Ailina Dance Archives

Richiami alla realtà in Scarpette Rosse

La storia di Scarpette Rosse ha molti richiami a personaggi e fatti realmente accaduti.

L’autoritario impresario russo, Boris Lermontov è ispirato all’impresario dei Ballets RussesSergej Diaghilev. Anche per questo la compagnia, che Lermontov dirige è attiva soprattutto nel Regno Unito, in Francia e a MonteCarlo, come i Ballets Russes.

Invece, il personaggio della ballerina Irena Boronskaja è ispirato ad Anna Pavlova. Colei che lavorava per Diaghilev e danzava con Nijinsky. E il nome della protagonista Vicky Page, non è casuale: richiama quello di Ruth Page, una delle maggiori ballerine classiche, che fu proprio scoperta nel 1918 da Anna Pavlova. 

Amy Adams e Tim Burton
Amy Adams e Tim Burton reimmaginano The Red Shoes © Annie Leibovitz per Vogue, dicembre 2014

Per finire, la tragica scena del balletto senza protagonista, ma solamente con il seguipersona acceso, è ispirata ad un fatto realmente accaduto. Infatti, nel gennaio del 1931, mentre Anna Pavlova tornava da una vacanza, il suo treno si fermò per un incidente. La danzatrice scesa dal vagone per vedere cosa stesse succedendo, indossando abiti leggeri, restò a lungo in mezzo alla neve. Fu così che quando arrivò a L’Aja, aveva la febbre alta e fu ricoverata in ospedale. Morì quello stesso mese, stringendo il suo costume de La morte del cigno, il suo più grande successo, che avrebbe dovuto reinterpretare pochi giorni dopo. Quando la prima dello spettacolo andò in scena, nessuno sostituì Anna Pavlova: al suo posto gli spettatori seguirono i movimenti dell’occhio di bue sul palco, esattamente come ripreso dal film.

Locandina Film
Locandina Film Scarpette Rosse

Ballerini sul grande schermo

La scelta degli autori del film fu quella di non cercare attori che sapessero ballare, ma ballerini che sapessero recitare. Per ricreare in maniera realistica la compagnia di Lermontov partecipano alle riprese molti ballerini del Royal Ballet. Fu il ballerino Robert Helpmann, che interpretava Ivan Boleslawsky, a suggerire Moira Shearer per il ruolo di Vicky Page.

A quel tempo la Shearer stava iniziando la sua carriera con la Sadler’s Wells Dance Company, sotto la guida di Ninette de Valois. Dopo aver letto la sceneggiatura di Scarpette Rosse, la danzatrice rifiutò l’offerta, poiché riteneva che assumere un ruolo cinematografico avrebbe avuto un impatto negativo sulla sua carriera. Alla fine fu Ninette de Valois a convincerla a prendere parte alla riprese del film Scarpette Rosse. Dopo questo episodio Moira Shearer recitò anche in altri film sulla danza, tra cui Storia di tre amori.

Moira Shearer non è l’unica ballerina impegnata sul set di Scarpette Rosse. È presente anche Léonide Massine, che interpreta il ballerino Grischa Ljubov e ne crea le coreografie. E l’attrice che ha vestito i panni di Irena Boronskaj è Ludmilla Tchérina, ballerina dei Ballets Russes de MonteCarlo. In un piccolo ruolo appare anche Marie Rambert, che interpreta se stessa.

Moira Shearer
Moira Shearer nel 1954

Scarpette rosse, la fiaba di Hans Christian Andersen

Il film Scarpette Rosse riprende l’omonima fiaba di Hans Christian Andersen del 1845.

La fiaba racconta la storia di Karen, una bambina molto povera, costretta ad andare in giro scalza. Per aiutarla, la ciabattina del villaggio le confeziona un paio di scarpe rosse con degli stracci. Il destino vuole che le riceva proprio il giorno della morte della madre e debba indossarle durante il funerale.

Una vecchia e ricca signora decide di adottare la piccola Karen. Le offre riparo nella sua casa e le dona nuovi abiti, buttando via le scarpette rosse.

Un giorno viene in visita in città la regina e Karen rimane affascinata dalle scarpette rosse indossate dalla principessina. Così inizia a desiderarne un paio identiche. Con l’inganno riesce ad indurre la madre adottiva a comprargliele.

Karen si reca in chiesa con le nuove scarpette rosse distraendosi in continuazione durante  la funzione religiosa. Nel frattempo i parrocchiani la osservano indignati, perché il rosso è considerato un colore indecente da indossare in chiesa. Quando l’anziana signora si accorge delle scarpette sconvenienti, ordina a Karen di mettersene un paio nere. Ma la ragazza le disobbedisce. Si ripresenta in chiesa con le sue scarpette. Ma per via di un sortilegio, all’uscita della messa improvvisamente Karen si mette a ballare senza sosta. Come se le scarpe danzassero di loro spontanea volontà. Per fortuna Karen, anche se con fatica, riesce a togliersele.

Illustrazione Scarpette rosse
Illustrazione della fiaba Scarpette Rosse di Robinson, W. Heath © New York Public Library

Tempo dopo, la vecchia signora si ammala gravemente: Karen, anziché badare a lei, decide di recarsi ad una grande festa da ballo, indossando le scarpette rosse. Ancora una volte le scarpe prendono il controllo delle sue gambe e la costringono a ballare incessantemente attraverso campi e valli, città e foreste, giorni e notti. Questa volta Karen non riesce a togliersi le scarpe, neppure quando scopre che l’anziana benefattrice è morta. Così disperata passa vicino alla casa del boia e lo implora di tagliarle le cinghie delle scarpe. Ma questo non funziona: le scarpette sembrano incollate ai piedi. Allora Karen, lo prega di tagliarle i piedi. L’uomo esegue e le scarpette incantate fuggono portandosi via i piedi mozzati della ragazza.

Karen con protesi e stampelle si reca in chiesa a chiedere perdono. Ma ogni volta appaiono le scarpette rosse che le sbarrano la strada danzando. Sarà solamente grazie all’intervento di un angelo, che Karen si ritroverà dentro la chiesa. Dove le scoppierà il cuore per la gioia e la sua sua anima volerà in Paradiso.

Nel 2016 la coreografia di Matthew Bourne

The Red Shoes di Bourne
Liam Mower (Grischa Ljubov) and Ashley Shaw (Victoria Page) © Johan Persson

Il coreografo inglese Matthew Bourne il 21 novembre del 2016 porta in scena The Red Shoes al Theatre Royal Plymouth. Il nuovo capolavoro è sempre basato sul film e sul racconto di Andersen. Quindi sulla storia dell’ossessionante sogno di Victoria Page di diventare la più grande ballerina del mondo e della sua ambizione romantica. La difficoltà è scegliere tra la carriera e l’amore. Accettare l’idea che si non possa essere un grande artista se distratti dall’amore. Per quanto la storia rappresenti la vita sul palcoscenico e dietro le quinte di una compagnia di danza, il cuore della storia è il tragico amore di Victoria. 

La colonna sonora è del compositore hollywoodiano Bernard Herrmann, il quale ha collaborato anche con Alfred Hitchcock, Orson Welles e Martin Scorsese. Orchestrata da Terry Davies è suonata dal vivo dalla New Adventures Orchestra. Il set design cinematografico di Lez Brotherston ha creato un’ambientazione adattabile ad una serie di luoghi tra Londra, Parigi e MonteCarlo. Il disegno luci è di Paule Constable. Nel 2017 Matthew Bourne ha vinto il premio Miglior Coreografo Teatrale e The Red Shoes il premio Miglior Intrattenimento agli Olivier Awards. The Red Shoes è stato registrato dal vivo al Sadler’s Wells Theater e riportato su pellicola. La critica e il pubblico ne sono entusiasti.

Ballerini in scena
Ashley Shaw (Victoria Page) e Dominic North (Julian Craster) © Johan Persson

In copertina: The Red Shoes di Matthew Bourne. Liam Mower (Ivan Boleslawki) e Cordelia Braithwaite (Victoria Page). © Johan Persson

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