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Ruth Saint Denis

Ruth Saint Denis e la prima scuola di danza moderna

Fondatrice della Denishawn, prima scuola di danza moderna con compagnia annessa, Ruth St. Denis insieme al suo partner, Ted Shawn, sviluppò una pedagogia ben definita che avrebbe aperto la strada alle metodologie successive.

Ruth Saint Denis era convinta che la danza fosse il contatto tra umano e divino. La libertà dei movimenti della sua danza si distaccava dalla tradizione classica del balletto.

Diede vita a coreografie mistiche ed orientaleggianti in una cornice teatrale sontuosa ed elaborata. Erano gli anni in cui sulla scena americana s’imponeva l’ondata dell’orientalismo, movimento di ricerca intellettuale e allo stesso tempo fenomeno della cultura popolare, fase della più ampia moda dell’esotismo. Questo fascino era dovuto all’epoca dei commerci e delle spedizioni coloniali, che moltiplicarono i contatti tra Oriente ed Occidente, la produzione di libri di viaggio e fiere universali. Di base questa corrente, rispecchiava il rifiuto dell’instabile modernità a favore della voglia di rifugiarsi nelle società sacre dell’Est, in cui regnava un ordine spirituale.

Ruth Saint Denis
Ruth Saint Denis, 1917

L’infanzia di Ruth Saint Denis

Cresciuta secondo la Christian Science, tra arte e religione, Ruth Saint Denis, nome d’arte di Ruthie Dennis, nasceva a Newark nel New Jersey, il 20 Gennaio 1879. Il padre era un inventore squattrinato e alcolista, mentre la madre, Ruth Emma Hull, era stata una delle prime laureate in medicina e femministe dell’epoca. Seguace del movimento religioso Christian Science, fondato nel 1875 da Mary Baker Eddy, Emma decise di aprire la sua fattoria ad artisti e seguaci dando vita ad una delle tante comunità utopiche sorte alla fine dell’Ottocento. Qui la figlia Ruth imparerà fin da subito che arte e spiritualità corrono parallele e crescerà assimilando i valori della castità, dell’esercizio fisico, della liberazione della donna e della modernizzazione dell’abbigliamento. Praticando un’educazione del corpo e della mente finalizzata alla formazione morale della persona, senza distinzione fra i sessi.

Ruth Saint Denis
Ruth Saint Denis fotografata da Orval Hixon, 1918

Ballerina acrobatica e di vaudeville

A soli quattordici anni Ruth, con il consenso della madre, si trasferì a New York. Era il 1893, e l’anno successivo debuttò al Worth’s Family Theatre and Museum come ballerina acrobatica. Inoltre, studiò danza spagnola e balletto classico con Ernestina Bossi e Maria Bonfanti, che era stata allieva del Teatro alla Scala, sotto la guida del Maestro Carlo Blasis. Successivamente, nel 1892, Ruth entrò a far parte della compagnia teatrale del regista e produttore di Broadway David Belasco.

Durante la sua lunga carriera, Belasco scrisse, diresse e produsse più di cento opere teatrali. Fu proprio lui che aggiunse Saint al cognome di Ruth: il regista alludeva, in modo scherzoso, alle sue tendenze mistiche e alla ritrosia verso gli uomini.

Nel 1900, Ruth Saint Denis partecipò ad una tournée in Europa con la compagnia di Belasco. A Parigi, all’Esposizione Coloniale, assistette alle esibizioni delle delegazioni giavanesi e siamesi, ma in particolare l’immaginazione della danzatrice venne colpita dalle illusioni ottiche di Loïe Fuller e dall’artista giapponese Sada Yacco. Di grande importanza per la carriera artistica di Ruth furono anche gli incontri con Isadora Duncan.

coppia orientale
Ruth Saint Denis e Ted Shawn fotografati nel 1926 da Nickolas Muray © Eastman Museum

La passione per l’oriente di Ruth Saint Denis

Ruth Saint Denis assimila dalla madre – che per curare alcuni disturbi nervosi ne aveva seguito delle lezioni – il sistema ideato da François Delsarte, che rifletteva le corrispondenze tra sfera fisica, emotiva e intellettiva. Ma il percorso iniziato nella Scienza Cristiana, le imponeva una dottrina dualistica che considerava negativamente il corpo come materia di disarmonia ed esaltava lo spirito. La soluzione del conflitto venne trovata all’interno delle mistiche orientali, in cui il cuore (ovvero l’anima) fungeva da anello di congiunzione tra la dimensione carnale e quella spirituale in lotta fra loro. L’incontro con la cultura orientale, più che altro con la visione d’immagini dei libri e parziali esibizioni danzate, spinse Ruth verso un’elaborazione del movimento ispirata dalle letture sacre del buddismo e dall’immagine della dea Iside, incontrata per caso su un cartellone pubblicitario di una marca di sigarette. 

Così, nel 1905, Ruth abbandonò la compagnia di Belasco e iniziò a studiare le grandi tradizioni dell’Asia, con i suoi miti e le sue leggende. Invece di rivolgere la sua vocazione al mondo greco come Isadora Duncan, Ruth adorava le divinità orientali. Fondeva danza e spiritualità, arte e religione; a piedi scalzi, ornata di gioielli di rame, come una divinità indiana, attinse al vocabolario della danza del ventre, del teatro giapponese ed ai movimenti degli incantatori di serpenti. Ispirandosi dall’antico popolo egizio, realizzò una nuova danza, che vedeva il misticismo come punto di collegamento tra l’uomo e il mondo superiore.

coppia orientale
Ruth Saint Denis e Ted Shawn

Una danza indiana

Spinta dall’orientalista Edmund Russel, Ruth Saint Denis presentò alla Progressive Stage Society di New York l’idea di un balletto ispirato all’India. La società accettò e Ruth interpretò la ninfa Sānumatī nella nuova versione del dramma sanscrito Śakuntalā del poeta Kālidāsa. Lo spettacolo andò in scena il 18 giugno 1905 al Madison Square Theatre e la sua danza più famosa passò alla storia come Rādhā

Rādhā, come spettacolo a sé stante, fu presentato al New York Theatre la sera del 28 gennaio 1906. Ruth si presentò sul palco a piedi scalzi, nuda, ornata solo da gioielli e avvolta nel fumo dell’incenso. Severa e immobile come una dea, iniziava la danza solamente con un movimento oculare, secondo lo stile delle danze indiane, poi proseguiva con il movimento del petto che, lentamente, animava il tronco e gli arti: solo a quel punto la danzatrice iniziava a muoversi nello spazio scenico.

Il pubblico rimase sconcertato ma Rādhā la rese famosa.

L’incontro tra Ruth Saint Denis e Ted Shawn

Nei primi anni del Novecento in America si diffusero il ragtime, il tango e i balli da sala. Ruth Saint Denis criticò l’affermarsi di queste nuove danze, poiché temeva un allontanamento dai principi spirituali e artistici, che aveva introdotto nei suoi lavori. Tuttavia queste nuove forme di danza andarono maggiormente incontro al favore del pubblico rispetto alle danze orientaleggianti di Ruth. 

Fu costretta così ad organizzare della audizioni per ballerini specializzati in balli di coppia, frangente in cui incontrò il futuro marito, Ted Shawn. Era il 1913 e Ruth Saint Denis e l’ex studente di teologia metodista, Ted Shawn, iniziarono un lungo sodalizio artistico, parallelo e contiguo alla loro relazione sentimentale. Dal rapporto tra i due artisti, che condividevano una forte religiosità e il desiderio di fissare norme, metodi e didattica, in una comune idea della danza, nel 1915 nacque la Denishawn, la prima scuola non classica con compagnia di danza annessa.

Ted Shawn
Ted Shawn in O, Libertad!, 1938 ca © John Lindquist

La prima scuola di danza moderna: la Denishawn

A Los Angeles, la Denishawn era una scuola laboratorio per l’educazione al movimento e alla danza, dove si sperimentava un sistema di music-visualizations, che consisteva nel far eseguire a ciascun danzatore, attraverso il movimento, la musica di un determinato strumento dell’orchestra. Rispetto alle scuole di Isadora Duncan, che erano tutte fallite per mancanza di una metodologia, la Denishawn proponeva esercizi e coreografie ben definiti, seppur non originali nel vocabolario di movimento. 

Ruth Saint Denis si occupava delle lezioni di yoga e danze arabe, mentre Ted Shawn insegnava tecnica accademica e danza moderna. 

I sistemi di Delsarte e Dalcroze erano fondamentali nell’insegnamento della scuola. Per cui, Henrietta Hovey (allieva di Gustave, il figlio di Delsarte) fu chiamata da Ted, suo ex allievo, ad insegnare il metodo dell’estetica applicata. Lo stesso Ted stesso fissò i fondamentali movimenti nelle sue classi a partire dalle tripartizioni di Delsarte: intelletto – anima – vita; testa – torso – fianchi; parallelismo – opposizione – successione. Con lo scopo primario di far diventare il corpo sempre più elastico e forte, al di là di ogni manierismo, e sviluppare l’elemento virile, Ted spaziava dalla danze popolari e primitive alle danze spagnole e folkloristiche.

Gli allievi della scuola seguivano anche lezioni sulla lettura dei testi sacri e filosofici e qualsiasi altra arte fosse connessa alla danza, anche la tintura dei tessuti. Tra gli allievi che passeranno alla storia ci furono Martha Graham, Doris Humphrey, Charles Weidman e Jack Cole.

Denishawn
Ruth St. Denis, Ted Shawn, Louise Brooks e le danzatrici della Denishawn

La Denishawn come Compagnia di danza

La Denishawn era anche una Compagnia di danzatori, che il 27 dicembre 1915 debuttò all’Hudson Theatre di New York. L’anno successivo, Ruth St. Denis, Ted Shawn e 10 allievi iniziarono le tournée che, fra alti e bassi, con spettacoli eclettici riuscirono a raggiungere Giappone, Birmania, Cina, India, Ceylon, Malesia, Giava e Filippine.  

Dopo aver incluso diverse scuole in tutto il Paese, tra cui una sede a New York, la Denishawn si sciolse nel 1931. Allora, Ruth fondò la Society of Spiritual Arts, con la quale si ripromise di promuovere la danza all’interno delle religioni. Mentre, il marito fondò la Ted Shawn’s Men Dancers, che si sciolse poi nel 1940 con l’avvento della Seconda Guerra Mondiale.

Ruth Saint Denis nel 1938, fondò l’Adelphi University, un dipartimento universitario di danza e, nel 1940, aprì la School of Nataya, scuola interamente dedicata alle danze orientali.

Nel 1954, Ted Shawn pubblicò Every Little Movement, uno dei libri più importanti su Delsarte.

La proprietà acquistata nel 1931 da Ted Shawn, Jacob’s Pillow, come una delle sedi della Denishawn Company, è ancora oggi – dopo varie vicissitudini finanziarie – una realtà molto attiva nella formazione didattica e nella promozione della cultura della danza moderna e contemporanea. Ted fu il direttore del Festival Estivo di danza, fino alla sua morte nel 1972. Il cartellone propone oggi spettacoli di grande rilievo delle maggiori compagnie di danza americane.

Ruth Saint Denis morì il 21 luglio del 1968, dopo un’intera vita dedicata allo studio e alla sperimentazione del movimento, convinta che la danza fosse il veicolo privilegiato di unione con il divino e che quindi potesse contribuire alla rinascita spirituale della società americana.

Denishawn dancers
Denishawn Company, catalogo della Library of Congress
Ruth Saint Denis e Ted Shawn
Ruth Saint Denis e Ted Shawn

Per saperne di più:

Libri: Vito Di Bernardi, Ruth St. Denis, L’Epos, 2006

Io vedo la danza come mezzo di comunicazione tra anima e anima, usata per esprimere quello che è troppo profondo, troppo sottile per le parole.

In copertina: Ruth Saint Denis

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