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Facciata Royal Opera House

Royal Opera House, da Marie Sallé ad Alessandra Ferri

La Royal Opera House è oggi uno dei maggiori poli culturali londinesi. Il suo palcoscenico ospitò il primo spettacolo di balletto in Inghilterra.

Nel cuore di Londra si trova la Royal Opera House, edificata nel 1732 e riconosciuta come uno dei teatri d’opera più importanti al mondo. Sede delle prestigiose compagnie inglesi del Royal Ballet e della Royal Opera, i talenti di tutto il mondo si sono esibiti sul suo palcoscenico.

Balconate illuminate nella Royal Opera House
Auditorium della Royal Opera House

1732 la nascita del teatro

Nel 1732 fu l’attore e impresario John Rich a fondare la Royal Opera House. Egli nel 1714 ereditò dal padre il teatro del Lincoln’s Inn Fields ed ebbe l’intuizione di mettere in scena L’opera del mendicante, una commedia satirica in tre atti di John Gay, che altri teatri avevano rifiutato. L’Opera del mendicante ebbe un grande successo. John Rich investì i soldi che guadagnò per costruire la Royal Opera House. Nel 1928 L’Opera del mendicante venne ripresa e sviluppata da Bertolt Brecht con il titolo L’opera da tre soldi.

La Royal Opera House era allora conosciuta con il nome di Covent Garden, piazza sulla quale sorgeva il teatro autorizzato dal re ad ospitare spettacoli recitati di dramma a Londra. Sin da subito, però, la location accolse anche balletti e opere liriche. La prima fu il Pastor fido di Georg Friedrich Händel, che dal 1735 fino alla sua morte nel 1759 ebbe un forte legame con il teatro, sia nelle vesti di compositore che di organista.

Il Pastor fido fu portato in scena più volte e venne introdotto un prologo, Terpsicore, che consisteva in arie solistiche, movimenti corali e balletto. Il ruolo danzante di Terpsicore fu interpretato da Marie Sallé, inoltre John Rich ingaggiò un corpo di ballo.

Marie Sallé alla Royal Opera House

Ritratto di Marie Sallé
Marie Sallé, ritratto di Nicolas Lancret

La danzatrice francese Marie Sallé nacque, probabilmente, nel 1707 in Francia da una famiglia di acrobati girovaghi. In seguito studiò danza a Parigi con Françoise Prevost e Claude Ballon, due artisti di spicco dell’Opéra. Nonostante gli studi parigini iniziò la sua carriera a Londra nel 1716 quando, insieme al fratello maggiore, venne scritturata da John Rich per esibirsi al Lincoln’s Inn Fields. Tornata a Parigi si esibì all’Opéra dove ottenne i ruoli principali accanto alla Prévost e a Marie Camargo. Stretta tra le regole dell’Académie Royale de Musique e la rivalità con la Camargo, decise di tornare a Londra. Nel 1733 debuttò nel nuovo teatro a Covent Garden. Su quel palcoscenico, Marie Sallé danzò Pygmalion, eseguito per la prima volta il 14 febbraio 1734, dove osò comparire “sans panier, sans jupe, sans corps et échevelée, et sans aucun ornement sur sa tête”. Nel Pygmalion, la Sallé, manifestò tutte le sue idee riformatrici e l’intenzione di rendere il ballo più espressivo e naturale sciogliendo i capelli, abbandonando gli ingombranti costumi e corsetti e indossando un semplice vestito di mussola drappeggiata. Nella capitale inglese collaborò con Georg Friedrich Händel che compose per lei nel 1734 Terpsicore, opéra-ballet inserita come prologo alla sua opera Pastor fido.

L'incendio

Immagine della sala prima dell'incendio
Illustrazione del Covert Garden Theatre prima dell'incendio del 1808

La Royal Opera House, così come accadeva spesso nella storia dei teatri, subì due incendi. 

Il primo scoppiò nel 1808 e devastò quasi completamente il teatro. Il fuoco distrusse anche il prezioso organo di Händel che svettava al centro del palcoscenico. A causa dell’incendio una parte dell’edificio crollò, uccidendo coloro che stavano cercando di domare le fiamme. 

Subito dopo l’incendio il Duca di York, Re Giorgio III e il Duca di Northumberland diedero vita ad una sottoscrizione pubblica per raccogliere fondi per la ricostruzione del teatro. Furono raccolte ben 76.000 sterline, che però non riuscirono a coprire tutte le spese della ricostruzione. 

Il 31 dicembre 1808 il Principe di Galles pose la prima pietra del nuovo teatro, costruito secondo il progetto di Robert Smirke. 

Dopo poco più di 8 mesi, nel 1809, il Covent Garden venne riaperto con la rappresentazione del Macbeth di Shakespeare. 

La rivolta per l'aumento dei prezzi

Per cercare di coprire tutte le spese della ricostruzione del Covent Garden il prezzo dei biglietti venne aumentato. 

I posti nelle gallerie vennero aumentati da 6 scellini a 7, mentre quelli della platea aumentarono da 3 scellini e sei pence a 4 scellini. I londinesi non gradirono l’aumento dei prezzi e, al termine della serata inaugurale della riapertura del teatro, il pubblico si rifiutò di uscire. L’interno del teatro venne ricoperto di slogan e striscioni. La polizia fu costretta ad intervenire per far sgomberare il posto. 

I disordini, seppur in modo più leggero, durarono per altri 64 giorni. Alla fine la direzione del Covent Garden fu costretta a scusarsi riportando i biglietti al prezzo originale.

Il secondo incendio

Auditorium del teatro
1810, illustrazione dell'auditorium del secondo teatro

Il 5 marzo 1856 il teatro bruciò per la seconda volta. I lavori di ricostruzione iniziarono nel 1857 seguendo il progetto di Edward Middleton Barry. Sua è la maestosa facciata che possiamo osservare oggi. Rivolta direttamente sulla piazza principale di Covent Garden è composta da una serie di sei colonne con capitelli finemente decorati e bassorilievi su tutta la facciata principale. 

Nel maggio 1858 il sipario si rialza con le note dell’opera Gli Ugonotti di Giacomo Meyerbeer. Successivamente nel 1861 venne rappresentata anche La Sonnambula di Bellini interpretata da Adelina Patti. 

Nel 1892 il teatro per concessione reale fu rinominato Royal Opera House, denominazione che ancora oggi conserva.

La Royal Opera House (ROH)

Durante la Grande Guerra la Royal Opera House venne requisita dal Ministero dei Lavori ed utilizzata come deposito. 

Nella Seconda guerra mondiale divenne una sala da ballo. Probabilmente tale sarebbe rimasta se gli editori musicali Boosey e Hawkes non ne avessero rilevato il contratto d’affitto. 

Dalla seconda metà degli anni ’90, il teatro diventa la sede delle due compagnie The Royal Opera e The Royal Ballet  che si sono unite per la rappresentazione de La fata regina di Purcell nel dicembre 1946.  

Dal 1960 sono iniziati i lavori di ristrutturazione del teatro che lo hanno portato man mano ad acquisire all’aspetto odierno.

Scultura davanti la facciata della Royal Opera House
Ballerina in bronzo di Enzo Plazzotta di fronte alla Royal Opera House

La Royal Opera e il Royal Ballet

La Royal Opera è stata fondata come Covent Garden Opera Company nel 1946, ma vanta una tradizione di spettacoli operistici che risale a più di 260 anni nella sua casa a Covent Garden. In ciascuno dei tre teatri presenti sul posto dal 1732, l’opera ha svolto un ruolo importante.

La Royal Opera House è anche la sede del Royal Ballet, la principale compagnia di balletto inglese.

Il Royal Ballet deve la sua esistenza alla visione di Ninette de Valois, ballerina, coreografa e imprenditrice, che nel 1926 riunì un gruppo di allievi dell’Academy of Choreographic Art, facendoli esibire all’Old Vic Theatre. Con il nome Vic-Wells Ballet, nel 1931, si creò una compagnia stabile al Sadler’s Wells Theatre nel nord di Londra, grazie all’intercessione di Lilian Baylis. Rimase lì fino al 1939, trascorrendo gli anni della guerra in tournée in Gran Bretagna e in Europa, esibendosi per le truppe alleate. 

Terminato il conflitto, il teatro al Covent Garden riaprì il 20 febbraio 1946 con il balletto La bella addormentata di Tchaikovsky: sul palco salirono Margot Fonteyn, una delle più grandi ballerine dell’epoca, e il corpo di ballo del Sadler’s Wells Ballet. 

In occasione del 25° anniversario della compagnia, nel 1956, la regina Elisabetta II concesse al Sadler’s Wells Ballet, al Sadler’s Wells Theater Ballet e alla Sadler’s Wells School una licenza reale: diventarono rispettivamente The Royal Ballet e Royal Ballet School.  

La Royal Ballet School

Nel 1946 la compagnia era diventata residente alla Royal Opera House. 

Nel 1947 la scuola del Royal Ballet si trasferì dal Sadler’s Wells ai locali in Barons Court (che oggi ospitano la London Academy of Music and Dramatic Art). A seguito della rapida espansione nel 1955 la scuola inaugurò anche i locali del White Lodge a Richmond Park.

Nel 2003 stabilì l’Upper School, la formazione dai 16 ai 19 anni, al Covent Garden. Quest’ultima location è adiacente alla Royal Opera House e ne è collegata da una scenografica passerella progettata da Flint & Neill e Buro Happold per lo studio Wilkinson Eyre Architects.

Oggi la Royal Ballet School è la scuola ufficiale del Royal Ballet e del Birmingham Royal Ballet.

Per generazioni la Royal Ballet School ha prodotto ballerini e coreografi di fama internazionale da Margot Fonteyn a Kenneth MacMillan, da Anthony Dowell a Darcey Bussell, da Lauren Cuthbertson a Steven McRae, arrivando a Christopher Wheeldon e  Marianela Nuñez, solo per citarne alcuni.

4 Prime ballerine assolute

Il Royal Ballet è una delle poche compagnie di balletto ad avere avuto quattro Prime Ballerine Assolute, di cui tre di loro hanno studiato alla Royal Ballet School. 

La prima è stata Alicia Markova, pupilla di Ninette de Valois, fu invitata a diventare una delle fondatrici del Royal Ballet. La Markova fu Prima Ballerina della compagnia e successivamente Prima Ballerina Assoluta. 

Seconda ballerina ad essere nominata Prima Ballerina Assoluta fu Margot Fonteyn. La Fonteyn fu studentessa alla Royal Ballet School e trascorse tutta la sua carriera con la compagnia. Come regalo per il suo 60º compleanno fu nominata Prima Ballerina Assoluta dalla regina Elisabetta II. 

Nel 1959 Phyllis Spira si unì alla Royal Ballet School e si diplomò durante un tour del Royal Ballet. Tornata in Sudafrica, il suo paese natale, fu nominata Prima Ballerina Assoluta dal Presidente nel 1984. 

La più recente ad essere nominata Prima Ballerina Assoluta è l’italiana Alessandra Ferri, che completò la sua formazione presso la Royal Ballet Upper School e iniziò la sua carriera con il Royal Ballet. Dopo aver ballato con la compagnia per 4 anni, è stata nominata Prima Ballerina Assoluta del Corpo di Ballo del Teatro alla Scala.

In copertina: Royal Opera House © Wikimedia Commons

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