
Lindsay Kemp, il teatro e la danza
Alessia Branco
Figlio di Norman Kemp – ufficiale della marina – e Marie Gilmour, Lindsay Kemp nasce il 3 maggio 1938, vicino Liverpool.
Il primogenito dei due è una bambina, Norma, che muore di meningite all’età di cinque anni. Lindsay viene concepito subito dopo la scomparsa di Norma per ridare un sorriso all’inconsolabile Marie distrutta dal dolore.
Insieme ai costumi, ai kimoni ed ai ventagli giapponesi, comprati dal padre in Oriente per la piccola Norma, Lindsay eredita dalla sorella anche il talento per la danza e l’intrattenimento.
Ma la tragedia colpisce ancora la sua famiglia. Due anni e mezzo dopo la perdita della piccola Norma, un siluro tedesco colpisce la nave di Norman. Lindsay perde anche suo padre. È così che i marinai, il mare come simbolo libertà e morte e l’Angelo dell’Amore diventano simboli ricorrenti nei suoi lavori. Legati proprio a questi spiacevoli eventi che lo hanno segnato accompagnato durante la sua infanzia.

Lindsay Kemp e l'approccio alla danza
Marie Gilmour torna con il suo piccolo Lindsay a South Shields, una cittadina affacciata sul Mare del Nord. Lei è amante del cinema e del teatro. E proprio lì, all’età di quattro anni, Lindsay Kemp inizia ad accarezzare per le prime volte gli ambienti dello spettacolo.
Da ragazzo è affascinato dal mondo esibito sul palcoscenico. Inizia ad organizzare spettacoli nel cortile della sua villetta a schiera. Oltre a formare un cast di bambini che vivono in quel quartiere, ritinteggia tessuti per creare costumi ai vari personaggi dei suoi spettacoli. Quindi dirige i suoi amici e interpreta i ruoli principali. È intenzionato a fare tutto questo per il resto della sua vita.
Ma la madre desidera per lui una carriera come quella del padre Norman. Non vuole che il figlio approdi al teatro a livello professionale, perché il teatro non garantisce una sicura stabilità economica. Così lo iscrive ad un collegio militare.

Le audizioni giovanili di Lindsay Kemp
Tuttavia, Lindsay riesce a sopravvivere all’atmosfera militare del collegio che frequenta senza perdere di vista il suo grande sogno. Nei dormitori mette in scena diversi spettacoli per i suoi compagni di avventura. Crea costumi con la carta igienica e più volte rischia l’espulsione.
Nulla riesce a reprimere la sua passione per il magico mondo del teatro e della danza.
Partecipa alle audizioni della Sadlers Wells Ballet School, ora Royal Ballet School nel 1954. Purtroppo, Lindsay viene rifiutato perché considerato fisicamente e mentalmente inadatto alla carriera di ballerino. Non si arrende e a Londra prende parte alle audizioni della Ballet Rambert School. Per la sua gioia questa volta viene preso. Però l’accesso ufficiale alla scuola gli è concesso solo dopo aver terminato il servizio militare.
Quindi escogita un metodo per accedere subito ai corsi della scuola di danza: informa i suoi dirigenti di essere omosessuale. Di conseguenza viene prima mandato in un ospedale psichiatrico militare e successivamente riesce ad ottenere il congedo.
Marcel Marceau e le mani di Lindsay Kemp
L’arte di Lindsay Kemp adotta diversi linguaggi teatrali, privilegiando un approccio personale ed innovativo.
Crea una forma di teatro e di danza in cui il mimo comunica una spiritualità che è legata all’espressione del volto e al movimento. Durante i suoi studi impara il Metodo Laban e si perfeziona con grandi nomi della danza.
Particolarmente significativa è l’esperienza con il grande mimo Marcel Marceau.
Prima di incontrarlo, Lindsay è conosciuto dai suoi insegnanti come frankfurter (salsicciotto), in riferimento alle sue mani. Queste sono troppo grandi e non hanno l’armonia tipica delle mani di un ballerino. Proprio in questa fase Marcel Marceau, grazie ai suoi insegnamenti, contribuisce in modo significativo alla formazione professionale dell’artista. Marceau, infatti, dedica molto tempo ad aumentare la flessibilità e l’espressività delle mani di Lindsay. Che dichiarerà che Marceau gli ha dato in dono le sue mani.
Dal grande mimo francese, egli impara il silenzio e l’immobilità. Viene incoraggiato a perseguire la strada di mimo e danzatore.

L'essenza del teatro di Lindsay Kemp
Il Teatro Orientale con il Kabuki e la Trance influenzano maggiormente Lindsay Kemp.
La Trance per lui è di fondamentale importanza, si tratta del teatro della trasformazione totale, della magia. Un aspetto molto particolare che va oltre la recitazione: è come entrare in un altro mondo. Lindsay prende un particolare della sua personalità e lo offre in dono al personaggio che interpreta. Sul palco sparisce il suo io e il personaggio della pièce prende totalmente il sopravvento.
Essenziale per la sua arte è anche il rito di rinascita, presente alla fine di ogni spettacolo di Lindsay Kemp. Si rispecchia nella lentezza e nell’immobilità del teatro giapponese, dove il performer riesce a fondere poesia, sogno e realtà.
Infine, ma non per ultimo, troviamo il rito del trucco prima di entrare in scena. Questo è principalmente quello che permette al personaggio di nascere al di fuori di un copione, come afferma il regista e teorico del teatro russo Kostantin S. Stanislavskij. Prima dello spettacolo Lindsay Kemp non rilascia interviste, non si lascia immortalare in qualche scatto. Si chiude nel suo camerino e si dedica solo al trucco.

La nascita della Lindsay Kemp Company
Lindsay lavora in varie compagnie di danza, teatro, teatro-danza, cabaret, musical, mimo. E coreografa perfino spogliarelli.
Fonda la sua prima compagnia, The Lindsay Kemp Dance Mime Company, nel 1964.
Negli anni Settanta e Ottanta, la compagnia suscita meraviglia e scandalo in ogni parte del mondo. La magia degli spettacoli di Kemp ruota soprattutto intorno al suo personalissimo carisma come interprete.

Flowers (1968-1974) e il successo
La prima produzione del 1968 è Flowers… una pantomima per Jean Gênet, liberamente tratta da Nostra Signora dei Fiori di Jean Genet.
Flowers è un’opera che unisce elementi di teatro, mimo e danza. Insieme alla musica, agli effetti del trucco, ai costumi e alle scene, forma uno spettacolo unitario e totale. Il personaggio è molto iconico. Come nella forte e cruda scena finale, che vede Lindsay Kemp urlante e con la bocca insanguinata. Il suo volto è paragonabile ad un quadro di Francis Bacon.
L’artista esordisce con una nuova versione di questo spettacolo nel 1974. Così ha inizio un ventennio ricchissimo di successi. Kemp e la sua compagnia iniziano a esibirsi in ogni angolo del mondo, ma soprattutto in Spagna e in Italia, dove ritornano puntualmente.

Gli altri successi teatrali di Lindsay Kemp
Tra i tanti spettacoli: Salomè (1977) e Mr. Punch’s Pantomime (1975), macabra e divertente trasposizione in forma di teatro-danza della marionetta inglese Mr. Punch. Sogno di una notte di mezza estate (1979), liberamente tratto dal testo di William Shakespeare e Duende (1980), tratto da El Duende – teoría y juego di Federico García Lorca. Nijinsky (1983), ispirato al grande ballerino russo e The Big Parade (1984), omaggio al cinema muto. Seguono Alice (1988), Onnogata (1990) e Cinderella (1994). Quindici anni più tardi, dopo essersi dedicato alla messa in scena di alcune opere liriche, Kemp porta sui palchi livornesi lo spettacolo Cinderella. A curare le coreografie è proprio l’italiana Daniela Maccari. La danzatrice e coreografa insieme a David Haughton, compagno di scena e collaboratore per oltre 45 anni di Lindsay, portano avanti ancora oggi il messaggio di Lindsay.
Kemp Dances del 2015 è l’ultimo spettacolo. Si tratta di una serie di invenzioni e reincarnazioni dei suoi pezzi di repertorio.
Lindsay Kemp precursore del teatro onirico
Lindsay Kemp è precursore di un genere di un teatro onirico, al limite dell’acrobatico e forte di effetti spettacolari. Attraverso l’uso sapiente della musica e delle luci, Kemp ha dato il via al nascente Cirque Nouveau. Infatti, ha influenzato molte compagnie che, a partire dalla seconda metà degli anni Settanta, hanno contribuito a rinnovare i fasti della danza classica e contemporanea. Ma oltre alle compagnie di danza Lindsay Kemp influenza anche il mondo della musica.
È il 1967 quando un giovane promettente ma sconosciuto musicista, di nome David Jones alias Bowie, bussa alla sua porta. Quell’incontro cambia la vita di entrambi.

L'incontro con David Bowie
Un giorno l’artista riceve una copia di un album di un giovanissimo cantautore sconosciuto, David Bowie.
A Londra, Lindsay si esibisce in un piccolo spettacolo intitolato Clouds. Prima di entrare in scena fa ascoltare al pubblico il suo brano preferito When I Leave My Dream. David Bowie è entusiasta dell’accaduto. Viene poi travolto dallo spettacolo dove si innamora di Pierrot, di Arlecchino e della commedia dell’arte. Alla fine dello spettacolo bussa alla porta del camerino del performer. Il giorno dopo, David Bowie, inizia a pendere lezioni di danza proprio da lui. Bowie è uno studente modello e ha una notevole capacità di improvvisazione e di comunicazione. Lindsay lo aiuta a migliorarsi, a dominare il palco, ad esaltare la sua diversità e a padroneggiare i suoi alter ego.
Tra la fine del 1967 e la metà del 1968, David Bowie fa parte della Compagnia Kemp dove recita e canta la sua musica nello spettacolo Pierrot in Turquoise.

L'era del Teatro Rock
Lindsay Kemp e David Bowie mettono in piedi il primo spettacolo di Teatro Rock della storia della musica, nel il 1972. Si tratta del film-concerto Ziggy Stardust and the Spiders from Mars, dove Bowie canta accompagnato da alcuni mimi e dallo stesso Kemp. È un matrimonio tra la visione musicale di uno e il teatro d’avanguardia dell’altro.
Le creazioni dell’artista sono delle anticipazioni, delle visioni del futuro. Vale lo stesso per la storia della musica, che dopo Ziggy Stardust, mette le basi per un teatro tutto rock.
Quella musica è fonte di grande ispirazione per Lindsay. È un sound che lo conduce in un mondo molto più duro e drammatico. Nel mondo del rock’n’roll fatto di sudore, lacrime, sesso e droghe.

Il sipario
Tutti noi abbiamo provato almeno una volta nella vita la Red Velvet Fever. Ovvero la paura del palco che colpisce tutti, professionisti e non. Anche Lindsay prima di entrare in scena spesso è in preda all’ansia, vomita. Nonostante ciò appena il sipario si apre tutto si trasforma in magia e la sua ansia sparisce abbandonandosi alle pieghe del suo sorriso.
L’artista lascia che la musica diventi la sua maestra di danza. Ogni spettacolo è unico. Danza per il pubblico come se fosse la sua ultima volta. Perché quando si vive pericolosamente, totalmente, come una star del rock’n’roll, o come un torero o un marinaio, la morte può arrivare in ogni momento.
Il protagonista di una delle storie più emozionanti di sempre muore nel corpo di Lindsay Kemp il 24 agosto 2018 a Livorno. Ma il coreografo, attore, ballerino, mimo e regista britannico, vive ancora nei racconti dei suoi allievi, collaboratori e soprattutto amici.
Voleva essere diverso, era diverso ed ha esaltato la sua diversità.
Sono nato danzando come tutti, ma poi ho rifiutato di fermarmi. I’m a dancer!
Lindsay Kemp
In copertina: Lindsay Kemp in Ricordi di una traviata
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Ho conosciuto Lindsay kemp nel 1979,avevo 23anni.e fini al 2018…ho proseguito a mantenere stima conoscenza affetto verso di lui. Ancora adesso lo ricordo tutti i giorni come se dovesse tornare in scena domani. Per me kemp è stato sinonimo di vita
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