
La Biodanza, la danza della vita
Noemi Sammarco
Biodanza è un sistema che favorisce lo sviluppo armonioso e integrato delle potenzialità umane, attraverso esercizi generati dall’insieme di musica-emozione-movimento.
L’insieme di movimenti naturali, accompagnati dalla musica, ha lo scopo di promuovere la sintonia tra l’agire e il sentire. Quindi, lo scopo della Biodanza è la crescita emotiva e spirituale attraverso la musica e il movimento.
Il fondamento della Biodanza è che il movimento è al centro della vita. Infatti il termine significa “Danza della Vita”, dal greco bios, vita. La poetica espressione indica la capacità dell’uomo di esprimersi attraverso il movimento con spontaneità e facilità, imparando ad essere più sensibile, comunicativo, sicuro e fiducioso.
La Biodanza non è un’attività performante. Non viene insegnato a danzare e non ci si perfeziona imitando l’insegnante. Inoltre, la Biodanza non è soggetta a giudizio, né competitiva. Piuttosto ognuno trova all’interno del gruppo una soddisfacente espressione di sé.

Le 5 linee di vivencia
Secondo i principi della Biodanza il nostro potenziale genetico si sviluppa in cinque insiemi, definiti linee di vivencia. E ognuna di queste linee si riferirebbe ad un contesto preciso di sviluppo.
Queste cinque linee sono comuni a tutti gli esseri umani. Infatti, il loro sviluppo è legato alle esperienze che viviamo nella prima infanzia e che dimentichiamo crescendo. Queste esperienze segnano però per tutta la vita il nostro comportamento e la nostra salute esistenziale. Le cinque linee possono essere riassunte in: vitalità, sessualità, creatività, affettività e trascendenza.
- Vitalità: intesa sia come slancio vitale sia come gioia di vivere. Comprende tutti i meccanismi biologici, gli istinti e i comportamenti necessari al bilanciamento fra attività e riposo. È legata alle prime esperienze di movimento e di energia vitale.
- Sessualità: corrisponde all’istinto di riproduzione e conservazione della specie; riguarda la capacità di sentire desiderio sessuale, piacere e passione. È legata alle carezze e al tipo di contatto fisico ricevuto.
- Creatività: capacità di rinnovamento applicata alla propria vita. Comprende l’istinto di esplorazione, la curiosità, l’interpretazione e l’ispirazione. Dipende dalla libertà avuta nell’esplorare il mondo. E di conseguenza la capacità d’innovare la propria vita.
- Affettività: riguarda la sfera dei sentimenti umani. La capacità di dare e ricevere affetto, di aggregarsi, di accettare la diversità umana senza discriminazione. Dipende dal senso di sicurezza e di nutrimento trasmesso da chi ci ha accudito. Il rafforzamento dell’affettività è un comune denominatore in tutte le sessioni di Biodanza.
- Trascendenza: intesa come capacità di superare il proprio ego. Dipende dall’avere provato sensazioni di armonia esistenziale e di partecipazione all’ambiente, insieme con la capacità di trascendere il proprio ego.
Come funziona la Biodanza
Gli esercizi della Biodanza possono essere individuali, di coppia o coinvolgere un intero gruppo. La maggior parte degli esercizi è associata alla musica. Anche se in alcuni casi i partecipanti possono esprimersi anche solo attraverso il canto. Oppure rimanendo in silenzio.
Le sessioni di Biodanza possono svolgersi sia al chiuso che all’aperto. La dinamica della sessione consiste in una successione di esercizi (vivencias o vivencie) proposti dall’insegnante. Quest’ultimo di volta in volta fornisce le indicazioni necessarie per entrare in vivencia.
Durante le sessioni di Biodanza l’affettività e la motricità vengono integrate. Lo scopo degli esercizi è quello di promuove la sintonia tra sentire e agire. Gli esercizi suggeriti dall’insegnante portano a sentire il corpo come fonte di piacere e come potenziale di espressione creativa.

Le origini della Biodanza
L’idea della Biodanza nasce nel 1960 nell’Ospedale Psichiatrico dell’Università Cattolica di Santiago del Cile. Dove lavorava lo psicologo cileno Rolando Toro Araneda. Egli nel 1965 inizia a sperimentare l’uso della danza con pazienti psichiatrici.
Rolando Toro nota quindi che il movimento e l’incontro umano hanno sui malati effetti benefici. Inoltre, le musiche allegre e con una ritmica ben sostenuta stimolano la motricità e il senso della realtà. Mentre le musiche più lente e melodiche hanno il potere di stimolare stati regressivi.
Perciò, Rolando estende l’applicazione e la ricerca fuori dall’ambito clinico. Gli effetti benefici si notano anche con gruppi di persone in salute.
A seguito di tutte le sue osservazioni, nel 1966, Rolando crea un modello teorico e una metodologia. L’obbiettivo è quello di creare risposte emotive e psicofisiche capaci d’indurre cambiamenti nell’individuo.
Nel 1970, Rolando crea la prima cattedra di Psicodanza, presso l’Università Pontificia del Cile. Solamente nel 1978 la Psicodanza cambierà il suo nome in Biodanza.

La Biodanza oggi
Dagli anni ottanta in poi la Biodanza si è diffusa rapidamente in gran parte del Sud America. E dal 1988 anche in Europa e nel Nord America.
Oggi la Biodanza non è un movimento unitario. Ma ne esistono tre filoni facenti capo ad altrettante scuole:
- IBF International Biocentric Foundation, partita dal fondatore Rolando Toro.
- BWA Biocentric World Association, istituita da Patricia Martello, presente in Gran Bretagna, Paesi Bassi. Stesso metodo che porta aventi Cristina Arrietta in Germania e negli Stati Uniti.
- Biodanza Open Source o Biodanza indipendente, che si sta sviluppando in Spagna e in alcuni paesi latino americani.

Rolando Toro Araneda, il fondatore della Biodanza
Rolando Toro Mario Araneda nasce a Concepción, Cile, il 19 aprile 1924.
Nel 1943 consegue l’abilitazione all’insegnamento nella scuola José Abelardo Núñez, a Santiago del Cile. E nel 1964 conclude la sua formazione presso la Scuola di Psicologia dell’Istituto Pedagogico dell’Università del Cile.
Conclusi gli studi Rolando Toro ottiene la Cattedra di Psicologia dell’Arte e dell’Espressione nell’Istituto di Estetica della Pontificia Università Cattolica del Cile. Insieme all’incarico di docente nel Centro di Antropologia Medica, presso la Scuola di Medicina dell’Università del Cile.
Ma è tra il 1968 e il 1973 che Rolando inizia a sviluppare la teoria della Biodanza. Fino al 1970, anno in cui crea la prima cattedra di Biodanza. Iniziando a viaggiare tra Argentina e Brasile, Rolando divulgherà la Biodanza.
Nel 1989, Rolando si stabilisce in Italia, sul lago di Como. Dove per 8 anni dà un impulso decisivo all’espansione del movimento. Segno è che in quegli anni vengono aperte anche le prime scuole di Biodanza in Europa. Ritornato in Cile, Rolando dirige e coordina le attività della Biodanza in tutto il mondo.
Rolando Toro è stato inoltre poeta e pittore. Ha pubblicato diversi libri di poesia e di psicoterapia. È scomparso a Santiago del Cile il 16 febbraio 2010, all’età di 85 anni.

Il Cesnur e ricerche
La Biodanza è stata associata da alcuni critici alla cultura New Age. Il CESNUR (Centro Studi sulle Nuove Religioni) la include tra i cosiddetti movimenti del potenziale umano.
La Biodanza non s’ispira a dogmi religiosi, anzi si professa aperta a persone di ogni religione. Il suo punto di partenza è definito “biologico e non teologico”. Tuttavia il Cesnur afferma: è difficile negare che l’esperienza del sacro che propone assuma caratteristiche originali e specifiche. Poiché l’esperienza della biodanza dovrebbe generare la consapevolezza che tutta la realtà è sacra e tutto il tempo è liturgico.
Diversi studi affermano gli effetti benefici della Biodanza. Come per esempio affermano gli psicologi Markus Stück e Alejandra Villegas nel 1998. Attraverso la Biodanza si rileva un incremento dell’autoefficienza percepita, una riduzione dei disturbi psicosomatici e un notevole controllo della rabbia.
Inoltre, uno studio è stato condotto dall’Università La Sapienza di Roma. A seguito della frequentazione per circa 9 mesi di un corso settimanale di Biodanza, i partecipanti hanno manifestato un aumento del benessere e una sostanziale diminuzione dello stress.
Questi studi non hanno però valore scientifico. Poiché i lavori non sono ancora stati sottoposti a verifiche e critiche.

Per saperne di più:
- Rolando Toro, Biodanza. Musica, movimento, comunicazione espressiva per lo sviluppo armonico della personalità, Red Edizioni 2016
Biodanza è un sistema d'integrazione umana, di rinnovamento organico, di rieducazione affettiva e di riapprendimento delle funzioni orginarie della vita in ambiente arricchito. La sua metodologia consiste nell’indurre vivencias per mezzo della musica, del canto, del movimento e di situazioni d’incontro di gruppo.
Rolando Toro, 2002 (Definizione accademica della Biodanza)
Immagini: foto di repertorio
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2 risposte
Buonasera, vorrei sapere se esistono scuole di biodanza in Lombardia, nelle province di Bergamo o Brescia? O se esistono corsi organizzati online
Grazie ☺️
Salve Manuela, a Brescia ci sono vari corsi, può controllare il sito Coordinamento Biodanza Brescia o l’Associazione Etico Culturale degli Operatori di Biodanza – Sistema Rolando Toro. Troverà lì tutte le informazioni sui corsi e sugli orari. Speriamo di esserle stati d’aiuto!