
Edgar Degas e le ballerine dell’Opéra
Alessia Branco
Edgar Degas, pittore e scultore francese, nasce a Parigi nel 1834.
La sua formazione giovanile lo porta ad essere un pittore più borghese degli altri. Infatti, è figlio di un banchiere e compie regolari studi classici, mentre i suoi interessi si dirigono verso indirizzi artistici come la pittura.
Quindi frequenta corsi di pittura tenuti da un discepolo di Ingres, per poi entrare all’école de Beaux- Arts nel 1855.
Consapevole di poter ampliare i propri orizzonti formativi e suggestionato dalla pittura rinascimentale di Raffaello e Botticelli, si reca in Italia per studiare l’arte antica e i maestri del Rinascimento. Anche se le sue opere saranno attribuite alla corrente artistica dell’Impressionismo.

Edgar Degas e l’Impressionismo
L’Impressionismo, movimento pittorico artistico attribuito a Degas, è nato in Francia nella seconda metà dell’Ottocento.
In quel periodo, la percezione della realtà è sentita dai pittori impressionisti nella sua totalità: l’artista può operare una sintesi e comprendere la realtà nella sua sostanza cogliendo solo l’ impressione generale.
Per cui l’Impressionismo è il vero trionfo della luce e del colore. Le ombre, non più nere, sono anch’esse definite da colori per lo più complementari. Questo determina la straordinaria luminosità dei quadri.

Un pittore fuori dagli schemi
Edgar Degas è da considerarsi un impressionista fuori dagli schemi, dal momento che nutre una certa diffidenza verso la pittura en plein air. E a differenza degli altri impressionisti preferisce dipingere in studio. Quindi egli non raffigura la natura, ma predilige gli spazi chiusi. Inoltre, non rinuncia ai colori bianco e nero, considerati dei non colori dagli altri impressionisti.
Degas si serve anche della fotografia (nata proprio nell’Ottocento) per la realizzazione dei suoi dipinti. Questa gli permette di catturare l’istantaneità della scena, aiutandolo così nello studio del disegno e del movimento. Non è un caso che i suoi quadri, caratterizzati da audaci tagli prospettici, abbiano inquadrature tipicamente fotografiche.
Edgar Degas e il movimento
Edgar Degas proviene da una famiglia benestante. Ma, per ovviare al crollo finanziario subìto in seguito alla morte del padre (avvenuta nel 1874), il giovane pittore si dedica alla raffigurazione dei soggetti più in voga del periodo: le ballerine.

I dipinti raffiguranti giovani danzatrici sono quelli che vanno più di moda tra i collezionisti del periodo. Di conseguenza risultano essere più facili da vendere.
La ragione di questa scelta da parte dell’artista non è solo legata ad una ragione economica: Edgar Degas desidera raffigurare il movimento. Non solo i volteggi delle ballerine gli sono utili per approfondire il movimento. Assiste anche alle corse dei cavalli dove studia, in maniera quasi scientifica, il movimento delle zampe di questi animali in relazione anche al fattore della velocità.

Edgar Degas, il pittore di ballerine
Sicuramente il tema delle ballerine gode di maggiore popolarità in tutta la produzione artistica di Edgar Degas.
Egli è interessato alle fisionomie assunte dalle danzatrici quando sono in movimento. Ma la sua attenzione cade principalmente su tutto quello che avviene sul retro del palcoscenico, sui momenti di riscaldamento, sulle prove. In questo modo, riesce a cogliere perfettamente il realismo nelle posture più spontanee e non nelle pose artificiose.
Quindi, Edgar Degas ritrae le ballerine con le loro espressioni stanche e a volte un po’ goffe. Il loro allenamento è duro, faticoso estenuante. Gli atteggiamenti che hanno durante le pause, fuori dal centro della scena, non hanno niente a che vedere con quella grazia che mostrano durante lo spettacolo.
Grazie a queste opere, egli descrive involontariamente il vero mondo che si cela dietro al balletto ottocentesco.
Emerge quindi che molto speso le ballerine non sono figlie dell’aristocrazia parigina, ma provengono dai quartieri più poveri. E vedono nella danza una possibilità di riscatto sociale. Infatti, dietro al palcoscenico gli uomini aristocratici, iscritti al club dell’Opéra, possono intrattenersi con le ragazze. Così le giovani cercavano un modo per ottenere una parte migliore nello spettacolo, oppure sognavano un matrimonio felice. Purtroppo, per alcune, i loro sogni finivano nei bordelli di Parigi dove erano costrette a prostituirsi.

Marie Geneviève Van Goethem, La ballerina quattordicenne
Tra queste fanciulle ce n’è una in particolare di cui conosciamo il nome: Marie Geneviève van Goethem.
Il suo sogno è quello di diventare una étoile, di esibirsi tra gli applausi davanti ad un pubblico. Ma dopo la morte del padre, Marie e le sue sorelle verranno spinte dalla madre alcolista a prostituirsi.
Marie, come le due sorelle maggiori che frequentano la scuola di danza dell’Opéra di Parigi, debutta sul palcoscenico nel 1880 e nello stesso anno incontra Degas, diventando la sua modella preferita.

Marie, per guadagnare pochi franchi, presta la sua figura per la scultura Le petite danseuse de 14 ans (Piccola ballerina di quattordici anni).
Qui ci appare in tutta la sua magrezza, con le gambe e le ginocchia nodose, la testa piegata di lato, il mento rialzato e lo sguardo stanco. Un nastro di raso le lega i capelli e le gambe sono poste in una sorta di quarta posizione. Le braccia sono tese con le dita delle mani intrecciate dietro la schiena. Il corpetto è di seta rosa, il tutù in tulle.
Questa scultura è esposta alla sesta mostra dell’impressionismo nel 1881, dentro una teca di vetro. E viene accolta da polemiche feroci da parte dei critici d’arte, che dicono che l’opera è più adatta per un museo di zoologia o di antropologia, piuttosto che per una mostra d’arte.
Oggi l’originale della scultura si trova a Washington alla National Gallery of Art.
La lezione di danza
La giovanissima Marie van Goethem è riconoscibile anche nel dipinto La lezione di danza realizzato tra 1873-1875. Si tratta della ballerina in primo piano a sinistra che seduta sul pianoforte si gratta la schiena.
La lezione di danza è una delle più famose e interessanti opere di Edgar Degas dedicate al tema delle ballerine. A destra è raffigurato il mastro di danza Jules Perrot – celebre coreografo francese che insieme a Jean Coralli curò le coreografie di Giselle – davanti ad una sua allieva. Intanto, le altre ballerine intorno, mostrano degli atteggiamenti molto naturali.
La danzatrice in primo piano si sta facendo aria con il ventaglio, mentre la ragazza seduta sul pianoforte – Marie van Goethem appunto – si sta grattando la schiena. Di fianco, vediamo una ragazza che si aggiusta l’orecchino e da questo dettaglio si nota l’attenzione ai particolari da parte dell’artista. Sullo sfondo, le altre stanno chiacchierando tra di loro o si scaldando per la prova o semplicemente approfittano del momento di pausa per abbandonarsi in modo poco aggraziato.
Il dipinto, frutto di due anni di lavoro in cui Degas si reca alla scuola di danza, seppur realizzato in studio è paragonabile ad un’istantanea fotografica.

Mi chiamano il pittore delle ballerine, non capiscono che per me la ballerina è un pretesto per rappresentare il movimento.
Edgar Degas
In copertina: Edgar Degas, Foyer de danse à l’Opéra de la rue Le Peletier (1872) Musée d’ Orsay, Parigi
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8 risposte
Articolo molto interessante. Complimenti!
Grazie Doriana, continua a seguirci per ulteriori novità!
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Interessante e scorrevole.. ho sognato ad occhi aperti.
Molto interessante!
Non sapevo tutte queste curiosità su Degas. Non si finisce mai di scoprire le cose! Questo articolo è davvero molto interessante.
Complimenti! Articolo ben scritto, chiaro ed esaustivo.
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Articolo che, per la sua scrittura, riporta al passato e allo stesso tempo richiama alla mente problematiche attuali.
Il desiderio di descrivere il movimento attraverso una ballerina o un cavallo permette a chi legge quest’articolo persino di vedere ciò che è scritto. Complimenti è un articolo davvero benfatto!