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Cenerentola: il balletto e la sua fiaba

Cenerentola
La fiaba di Cenerentola è molto amata in Russia. Il balletto classico vide la sua prima rappresentazione presso il Teatro Bolshoi di Mosca, il 21 novembre del 1945. Ma quali sono le differenze fra il racconto e la sua versione sulle punte?

Il balletto classico Cenerentola venne rappresentato per la prima volta nel 1945, anno importantissimo in cui l’Unione Sovietica riuscì ad avere la meglio sui tedeschi ed a vincere la Guerra Patriottica iniziata nel 1941.

In tale periodo, durante la seconda guerra mondiale, trovava quindi spazio sul palcoscenico un’opera che riprendeva il romanticismo tipico dei balletti russi ottocenteschi. Un lavoro, al contempo, di evasione e riflessione sulle tematiche umane. Il compositore Prokofiev nel novembre di quell’anno affermava:

“Ciò che più mi premeva di rendere con la musica di Cenerentola era l’amore poetico tra lei e il Principe, la nascita e il fiorire del sentimento, gli ostacoli su questa via, la realizzazione di un sogno. Ho cercato di far sì che lo spettatore non rimanga indifferente alla sventura e alla gioia. Ho composto Cenerentola nel solco della tradizione del balletto classico russo.”

L’opera fu considerata dal compositore un tributo a Tchaikovsky e alla struttura del balletto classico.

Un balletto che contrappone il mondo fatato di Cenerentola ad una realtà, quella contemporanea al compositore, fin troppo disincantata.

Carrozza Cenerentola
Karla Doorbar in Cinderella, Birmingham Royal Ballet, 2021 © Johan Persson

La trama di Cenerentola

Il balletto Cenerentola si divide in tre atti.

  • Primo atto.

All’interno della loro abitazione, due sorellastre si contendono uno scialle e ricevono tutte le attenzioni della madre. Cenerentola è in disparte, trattata come una serva in casa propria. Bussa alla porta una mendicante che, derisa dalle altre, è aiutata solo da Cenerentola. 

Nel frattempo, iniziano i preparativi per il ballo che il Principe ha organizzato. Le due sorellastre e la Matrigna alternano la scelta degli abiti alle lezioni di danza. Cenerentola può solo sognare di partecipare alla festa reale. 

Ma la mendicante rivela la sua identità: è la Fata Madrina, che realizzerà il sogno della ragazza. Quindi, aiutata dalle Fate delle Stagioni, Cenerentola si trasforma e arriva alla festa su una splendida carrozza. Unico limite del sogno è la mezzanotte, quando l’incantesimo svanirà.

  • Secondo atto.

Siamo all’interno del Palazzo reale. Arriva Cenerentola ed il Principe rimane incantato dalla sua bellezza. Mentre le sorellastre cercano invano di attirare l’attenzione su di loro.

Cenerentola e il Principe danzano insieme e s’innamorano. Però, a mezzanotte Cenerentola è costretta a fuggire e lascia come sua unica traccia una scarpetta di cristallo. Il principe la raccoglie e promette di ritrovare la fanciulla.

  • Terzo atto.

Il Principe si mette in viaggio e alla fine giunge a casa di Cenerentola. Qui la fanciulla, non volendo, fa scivolare l’altra scarpetta dalla tasca del grembiule ed il Principe comprende di aver ritrovato il suo amore. 

Nell’emozione generale i due si ritrovano e si sposano sotto la protezione della Fata Madrina.

Salone da ballo
Cenerentola, Royal Danish Ballet, stagione 2018-2019 © Henrik Stenberg

La musica di Cenerentola

Cenerentola è uno di quei pochi balletti classici ricordati con il nome del compositore piuttosto che del coreografo, questo perché Sergej Prokofiev con la sua composizione è il punto di partenza della creazione del balletto. La musica è di per sé descrittiva.

Inoltre, la partitura musicale di Prokofiev è fortemente legata alla caratterizzazione dei personaggi: per la Fata Madrina la musica crea un’atmosfera magica, la Matrigna ha il suo motivo grottesco e perfido, le sorellastre mostrano il loro egoismo alternato ad una sorta di parodia, che si riflette nel profilo tanto musicale quanto coreografico delle danzatrici.

Il Principe si presenta al ballo con una mazurca, mentre Cenerentola è caratterizzata da tre temi: il primo la rappresenta oppressa e maltratta, il secondo pensosa e sognatrice ed il terzo innamorata e felice, con l’ampliamento melodico che contraddistingue il finale.

La partitura comprende un insieme di danze classiche e popolari: dalla gavotta al valzer, dalla pavana al passepied, dalla bourrée alla mazurca, ma anche adagi nelle scene d’amore, pas de deux e galoppi nei momenti di ensemble.

La ricchezza melodica e la grande vivacità ritmica corrispondono rispettivamente agli spunti lirici e amorosi da un lato, all’incisività dell’azione drammatica dall’altro, condita con garbata ironia e umorismo.

Il tutto è governato da un’orchestrazione brillante ed espressiva.

Nonostante la musica sia funzionale al balletto, è possibile estrarre alcuni momenti musicali dai brani che compongono l’opera. Per esempio, le tre suite op.107, 108 e 109 sono autonome e godibili in concerto.

Cenerentola
Leanne Stojmenov e Daniel Gaudiello in Cinderella, cor. Alexei Ratmansky, Australian Ballet, 2013 © Jeff Busby

La prima rappresentazione di Cenerentola

Il balletto Cenerentola venne commissionato, dall’allora Teatro Kirov di Leningrado, al musicista Sergej Prokofiev, nel 1940. Egli, che aveva appena composto Romeo e Giulietta, concluse l’orchestrazione nel 1944, ma il balletto vide la sua prima rappresentazione, con coreografie di Rostislav Zakharov, il 21 novembre del 1945.

Olga Lepechinskaja interpretava la protagonista, alternandosi con Galina Ulanova. Le scene erano di Piotr Williams e il libretto di Nikolaj Volkov. Quest’ultimo seguiva la fiaba originale, estendendo soltanto alcune scene del primo atto per motivi coreografici: la preparazione per la festa delle sorellastre e l’intervento delle Fate delle Stagioni in aiuto di Cenerentola.

Cenerentola
Ida Praetorius in Cenerentola, Royal Danish Ballet, stagione 2018-2019 © Henrik Stenberg

Successive versioni del balletto

Dopo il successo di Cenerentola al Teatro Bolshoi nel 1945, l’opera musicale di Prokofiev venne coreografata, nel 1946, da Konstantin Sergeyev per il Kirov Ballet.

Tra i molti allestimenti andati in scena sulla stessa partitura, ne ricordiamo alcuni tra i più importanti:

  • 23 dicembre 1948 – Frederick Ashton creò una sua versione di Cinderella per la Royal Opera House di Londra. Il balletto differiva dall’originale per l’assenza della scena del terzo atto. Quindi, eliminava il viaggio del Principe e la figura della Matrigna. Peculiarità dell’opera fu la caratterizzazione en travesti delle due sorellastre, interpretate dallo stesso Ashton e da Robert Helpmann. Fu prodotta anche una versione televisiva, trasmessa da Producers’ Showcase nel 1957, con Margot Fonteyn nel ruolo di Cenerentola.
  • 1955 – Alfred Rodrigues creò la sua versione per il Teatro alla Scala con Violette Verdy nel ruolo di Cenerentola, successivamente sostituita da una giovanissima Carla Fracci appena diplomata.
  • 1977 – Paolo Bortoluzzi, sempre al Teatro alla Scala, fu il Principe e il coreografo di  un mondo in cui i personaggi prendevano vita da un gigantesco libro di fiabe, con Luciana Savignano nel ruolo di Cenerentola.
Scena
Cinderella, scena Secondo Atto, video design Carlo Cerri, Alessandro Grisendi, Marco Noviello, 2015 © Teatro alla Scala
Scena Cenerentola

La versione di Rudolf Nureyev

Nel 1986, all’Opéra di Parigi, la Cenerentola di Rudolf Nureyev è ambientata nella Hollywood degli anni Trenta.

La Fata Madrina diventa un produttore cinematografico che le offre un contratto, la zucca diventa una macchina decappottabile e la ragazza perde la scarpetta allo scoccare della mezzanotte, mentre corre via dagli studios dove stava provando le scene del suo futuro film. 

Della fiaba rimangono invariati alcuni elementi, come la presenza delle invidiose sorellastre, il personaggio della matrigna e quello del padre ubriaco, sottomesso ai voleri della moglie e delle figliastre. Coreograficamente lo stile è vivace e brillante e si ritrovano nell’opera riferimenti ad alcuni personaggi chiave del cinema americano di quegli anni, come Charlie Chaplin e Fred Astaire, insieme ad alcune scene tratte dal film King Kong.

La fiaba così diventa più reale e la storia più vicina agli spettatori.

Ludmila Pagliero (Cinderella) e Germain Louvet (Principe), cor. Nureyev, Opéra national de Paris © Yonathan Kellerman

Altre versioni recenti

  •  2006 –  Yuri Possokhov crea una sorprendente interpretazione della fiaba con Svetlana Zakharova nel ruolo della protagonista. La storia viene raccontata da un narratore che siede su una luna, al ballo vengono servite arance condite con una pozione che causa amnesia. Il balletto viene rappresentato sul palco del Teatro Bolshoi.
  • 2011 – Il 3 novembre, presso il Teatro Comunale di Bologna, va in scena la Cenerentola del Balletto di Milano, con coreografia di Giorgio Madia e musiche di Gioachino Rossini. La geniale opera propone una Cenerentola vestita come la tappezzeria della stanza, a sottolineare quanto il suo ruolo sia insignificante all’interno della famiglia. Comici sono i ruoli della Matrigna e delle sorellastre, tutte e tre en travesti.
Cenerentola
Cenerentola, Balletto di Milano, cor. Giorgio Madia, stagione 2019-2020 © Roberto Ricci
Sorellastre
Cenerentola, Balletto di Milano, cor. Giorgio Madia, stagione 2019-2020 © Roberto Ricci
  • 2015 – Mauro Bigonzetti crea una propria Cendrillon per l’inaugurazione della stagione 2015/2016 del Teatro alla Scala. I personaggi negativi sembrano usciti da un film di Tim Burton per aspetto e capigliature esasperate, mentre i personaggi positivi risultano essere più lineari. Protagonisti sono Polina Semionova Roberto Bolle. Le scene di Carlo Cerri sono interamente proiettate. Elaborati i costumi di Maurizio Millenotti soprattutto per la matrigna e le due sorellastre rispettivamente Stefania Ballone, Antonella Albano e Virna Toppi. Nel balletto la perdita del vestito si sostituisce alla perdita della scarpetta della favola di Perrault, espediente da molti criticato. 
  • 2019 – Il 9 marzo Gregory Dean coreografa per il Royal Danish Ballet una versione di Cinderella che richiama con simpatia il Conservatoire di August Bournonville (fondatore dello stile del balletto danese). La sua Cenerentola è una storia classica su come l’amore e la speranza possano vincere sulle forze più oscure.
Sorellastre e Matrigna
Cinderella - A. Albano, S. Ballone V. Toppi, cor. Bigonzetti, Teatro alla Scala, 2015 © Brescia e Amisano
Cenerentola e Principe
Polina Semionova e Roberto Bolle in Cenerentola, cor. Bigonzetti, Teatro alla Scala, 2015 © Brescia e Amisano

Cenerentola in scena nel 2021

Il 19 novembre 2021 è in scena la Cinderella di Christopher Wheeldons per il Bayerische Staatsoper di Monaco.

Lo spettacolo è “un magico viaggio” – come suggerisce il coreografo in una delle sue interviste – che riprende elementi sia dei Fratelli Grimm che di Perrault. E la protagonista assoluta è la magia. Infatti, la storia viene raccontata attraverso un gran lavoro di design e l’utilizzo di nuove tecnologie per coinvolgere quanto più possibile il pubblico.

Corpo di ballo
Cinderella, cor. Christopher Wheeldon, Bayerische Staatsoper, 2021 © Serghei Gherciu

Cenni storici e curiosità tra fiaba e balletto

La fiaba di Cenerentola è sicuramente tra le più conosciute ed in Russia è diffusa con il nome di Zolushka.

Il racconto si diffuse nel mondo orientale ed in Cina seguendo tradizioni tipiche dei territori di appartenenza.

Tra le versioni occidentali:

 

Il balletto classico solitamente riprende la storia di Perrault con alcune caratteristiche appartenenti alla favolistica russa.

La fiaba proprio per le sue numerose versioni è in grado di rispolverare nell’inconscio tematiche e morali differenti, a seconda delle proprie origini. Come spesso accade, le storie insegnano a vivere e pongono l’accento su emozioni e contrasti che nel tempo vengono reinterpretati. Il fascino dei balletti che riprendono una fiaba, sta nel descrivere le emozioni attraverso il corpo.

Le fiabe saranno anche un po’ vintage, ma sempre attuali nella danza e nella vita. E in quel mondo fatato che sembra lontano ci sono tutte le risposte.

Ciò che vale rimane immortale, seppur sempre destinato ad essere reinterpretato.

Madison Young e Jinhao Zhang in Cinderella, cor. Christopher Wheeldon, Bayerische Staatsoper, 2021 © Serghei Gherciu

Per saperne di più:

  • Balletto: Cinderella, Dutch National Ballet, cor.Christopher Wheeldon.
  • Libro: La fiaba dei fratelli Grimm interpretata alla luce della psicologia del profondo.

In copertina: Cenerentola, Ida Praetorius, Royal Danish Ballet, stagione 2018-2019 © Henrik Stenberg

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