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Anna Karenina: balletto, film e libro

immagine dal balletto Anna Karenina
Anna Karenina è un romanzo di Lev Tolstoj pubblicato nel 1877. Nonostante gli anni la tragica storia della protagonista continua ad attirare il pubblico. L'enorme successo del libro ha portato a diverse trasposizioni televisive, cinematografiche e ballettistiche.

Uno dei romanzi più conosciuti di Lev Tolstoj è sicuramente Anna Karenina. Questo romanzo, ambientato nel mondo dell’alta aristocrazia russa, racconta le vicende dell’amore adulterino tra Anna e il giovane conte Aleksej Vronskij e del felice matrimonio tra Kitty e Levin. Ma la storia non deve essere definita solamente un romanzo d’amore. Infatti, la sua ambientazione offre un mirabile spaccato, da cui riusciamo a cogliere usi e costumi dell’aristocrazia russa ottocentesca. 

Inizialmente Anna Karenina venne pubblicato a puntate sul periodico Russkij vestnik, tra il 1875 e il 1877. Ma quando Tolstoj prese posizioni antinazionaliste in un riassunto, fu costretto a pubblicare l’ultima parte del romanzo a proprie spese. 

Nonostante la critica russa avesse stroncato l’opera fin dalla prima pubblicazione, definendola “un frivolo racconto delle vicende dell’alta società moscovita”, oggi Anna Karenina è  considerato uno dei capolavori della letteratura russa.

Anna Karenina, dal romanzo al balletto

Grazie alla sua enorme fama il romanzo Anna Karenina ha ispirato diverse trasposizioni. Tra le versioni cinematografiche più famose c’è quella del 1935 con Greta Garbo nei panni di Anna Karenina, la versione del 1948 con Vivien Leigh, quella del 1997 con Sophie Marceau e Sean Bean. E come dimenticare l’ultima versione cinematografica del 2012 con Keira Knightley e Jude Law. Inoltre, nel 2013 è stata prodotta una miseria televisiva con Vittoria Puccini nei panni di Anna.

Anche il mondo del balletto è stato affascinato dalla storia di Anna Karenina. Nel 1972 al Teatro Bolshoi ha debuttato una versione con Maya Plisetskaya nei panni di Anna. Tra le versioni più recenti c’è quella del 2005, inserita nel repertorio del Boris Eifman di San Pietroburgo. Successivamente, nel 2015, è il Balletto di Milano ha mettere in scena una versione di Anna Karenina con coreografia di Teet Kask. Infine, è del 2018 la versione di John Neumeier.

Vivien Leigh nel film Anna Karenina
Vivien Leigh nel film Anna Karenina

Anna Karenina, la trama

Russia Imperiale, 1874, la storia di tre amori. L’ardente passione che esplode tra Anna Karenina, moglie dell’ufficiale governativo Karenin, e il giovane ufficiale di cavalleria Vronskij. La purezza di un amore, prima negato e poi ritrattato dalla giovanissima Kitty nei confronti di Levin. Le difficoltà di un matrimonio osteggiato dall’infedeltà del dongiovanni Stiva e alimentato dal perdono della povera Dolly.

Anna Karenina, è sposata con l’ufficiale governativo Karenin, verso il quale nutre un sentimento di estraneità, molto lontano dall’amore. Anna viene invitata a Mosca, dove Dar’ja Aleksàndrovna, soprannominata Dolly, ha scoperto il tradimento del marito Stepàn Arkad’ič Oblonskij, detto Stiva.

Stiva chiede aiuto alla sorella Anna per cercare di persuadere Dolly dall’andarsene di casa. All’arrivo di Anna a Mosca, in stazione, un operaio della ferrovia muore accidentalmente investito da un treno. Anna rimarrà sconvolta da questa tragedia. Nel frattempo, un amico di infanzia di Stiva, Konstantìn Dmìtrič Lèvin, arriva a Mosca per chiedere la mano della sorella minore di Dolly, Ekaterina Aleksàndrovna Ščerbàckaja, detta Kitty.

Kitty è però innamorata di Aleksej Vronskij, un seducente e fascinoso conte. Ma quando il conte Vronskij conosce Anna Karenina, i due s’innamorano. Determinata a non cadere in tentazione, Anna decide di tornare a San Pietroburgo dal marito e dal figlio, ma Aleksej non ha intenzione di lasciarsi scappare la donna di cui si è innamorato. Quindi la insegue per dichiararle il proprio amore. Dal loro amore adulterino, disapprovato dalla società del tempo, nascerà una bambina, Anna. 

Ritratto di una nobildonna russa
Aleksei Mikhailovich Kolesov, Ritratto di una giovane donna, la cosiddetta Anna Karenina (1885), Museo Nazionale di Varsavia

La tragica fine

Nel frattempo Kitty, dopo essersi ammalata a causa del sua amore non corrisposto, capisce che in realtà è innamorata di Levin e si sposano. 

Alla relazione clandestina di Vronskij e Anna, minacciata da Karenin che vorrebbe impedire alla donna di vedere il figlio e messa sotto accusa dalla società, si contrappone  quella tra Kitty e Levin, portatori sani di un matrimonio puro e fedele. Sono queste due coppie i perni attorno ai quali è costruito l’intero romanzo di Lev Tolstoj.

Sempre più emarginata dalla società e convinta, erroneamente, di non essere più amata dal conte Vronskij, Anna si spingerà verso il più estremo dei gesti. Disperata deciderà di lanciarsi sotto un treno. 

Per l’idea del violento suicidio di Anna, Tolstoj s’ispirò ad un fatto di cronaca accaduto il 4 gennaio 1872, nei pressi della sua abitazione, quando una donna di nome Anna si suicidò alla stessa maniera. 

immagine ferrovia
Anna Karenina, Balletto di Milano © Carla Moro & Aurelio Dessì

Il film tra danza e recitazione

Il film Anna Karenina di Joe Wright ricalca il dramma scritto da Lev Tolstoj. Accanto a Keira Knightley, che veste i panni di Anna Karenina, compare Jude Law, nei severi e rigidi panni di Karenin. Aaron Johnson è invece nelle eleganti divise da militare del Conte Vronskij. E Matthew MacFadyen è Stiva, il fratello di Anna. Kelly Macdonald è Dolly e Domhnall Gleeson è l’autentico e sensibile Levin, l’unico portatore di un sentimento puro e antico che invece di logorare le persone, le migliora e le innalza.

Questa versione cinematografica di Anna Karenina si svolge in un teatro, all’interno del quale i personaggi danzano e recitano, mentre le scenografie si spostano e si adattano alla circostanza e alla scena. Il regista ha affidato le coreografie del suo film al belga Sidi Larbi Cherkaoui.

Nelle riprese sono stati coinvolti 50 danzatori professionisti, alcuni dei quali provenienti dalla compagnia di Cherkaoui. Anche gli attori protagonisti hanno seguito lezioni di danza, per poter interpretare al meglio le parti danzate del film. Mentre per alcuni attori è stato facile, come per Alicia Vikander (Kitty), che ha alle spalle nove anni di studio alla Royal Swedish Ballett School, per altri è stato più difficile. Sembra, infatti, che per Keira Knightley sia stata una vera tortura il training coreografico necessario alla sua Anna. 

Locandina film Anna Karenina
Keira Knightley nella locandina del film Anna Karenina di Joe Wright

Anna Karenina un musical russo

“Dal punto di vista visivo, lo spettacolo è una meraviglia” ha scritto sul The Moscow Times Ciara Haley, parlando del musical Anna Karenina. Nel 2016 il Teatro dell’Operetta di Mosca ha portato sulle scene l’opera di Tolstoj con libretto di Yuli Kim, un popolare poeta e drammaturgo russo, e la musica di Roman Ignatyev. Anna Karenina risulta emozionante e allo stesso tempo high-tech, con le sue musiche pop e gli effetti speciali degni di Broadway. Locomotive sul palcoscenico, pannelli metallici, schermi led, proiezioni virtuali, lo spettacolo mette in scena venticinque ambientazioni diverse, circa 400 costumi, attori, cantanti, pattinatori e ballerini. La regia è di Alina Chevik e le coreografie sono di Irina Korneeva.

Dopo “Il Conte di Montecristo” e “Il Conte Orlov”, questo è il terzo musical rappresentato in quella Russia, che come è risaputo, ha sempre puntato sul balletto classico come primo genere di spettacolo. Questo è anche il primo musical originale russo messo in scena anche al di fuori della patria, con il Seoul Arts Center in Corea.

Lo spettacolo registrato dal vivo nel 2016 al Teatro dell’Operetta di Mosca è stato successivamente distribuito nel Regno Unito e in America nel 2017.

Maya Plisetskaya e Anna Karenina

Il 10 giugno 1972 al Bolshoi di Mosca va in scena la prima di Anna Karenina, con coreografie di Maya Plisetskaya, Natalia Ryzhenko e Victor Smirnov-Golovanov. Il balletto in tre atti, con musica di Rodion Shchedrin, marito della Plisetskaya, è basato sempre sull’omonimo romanzo di Lev Tolstoj e presenta costumi di Valerij Leventhal e dello stilista Pierre Cardin (esclusivamente per Maya Plisetskaya nei panni di Anna).

L’idea di creare questo balletto viene a Maya Plisetskaya nel 1967, durante le riprese del film Anna Karenina, in cui recita nel ruolo della Principessa Betsy Tverskaya, amica di Anna Karenina. 

Maya Plisetskaya
Maya Plisetskaya in Anna Karenina © Alexander Makarov

Maya Plisetskaya

Maya Plisetskaya nasceva a Mosca il 20 novembre 1925. I genitori discendevano da un’illustre famiglia di artisti ebrei. Ma sotto il regime staliniano, il padre di Maya, ingegnere, venne giustiziato mentre la madre Ra Messerer, un’attrice del cinema muto, fu deportata in un campo di concentramento in Kazakistan. Per cui, Maya venne adottata dalla zia materna, la ballerina del Bolshoi, Sulamith Messerer. Che grazie al suo prestigio lavorativo, riuscì poi ad ottenere la liberazione della madre di Maya. 

Comunque Maya studiò sotto la guida della ballerina Elizaveta Gerdt alla Scuola Imperiale di Balletto di Mosca. A soli undici anni ballò al Bolshoi ne La Bella Addormentata. Nel 1943, dopo il diploma venne nominata ballerina solista del Teatro Bolshoi, dove rimase fino al 1990. Le vennero affidati da subito ruoli molto impegnativi, a partire da  Les Sylphides a Odette/Odile ne Il Lago dei Cigni. 

Nel 1958 si sposò con il giovane compositore Rodion Shchedrin, che compose per lei le musiche di alcuni balletti divenuti celebri grazie alle sua interpretazione: Il cavallino gobbo, Il gabbiano (tratto dall’omonimo racconto di Anton Cechov) e appunto Anna Karenina, brano coreografato dalla stessa Maya. 

Venne nominata “artista del popolo dell’U.R.S.S.” nel 1959.  Grazie alle sue incredibili doti venne proclamata Prima Ballerina Assoluta nel 1960. Prima di lei, solo  Galina Ulanova era stata insignita del prestigioso titolo.

Maya Plisetskaya durante una lezione di danza © Plisetskaya Shchedrin Foundation

Il balletto di Milano e Anna Karenina

Il 20 novembre 2015 è andata in scena per la prima volta al Teatro di Milano Anna Karenina nella versione de Il Balletto di Milano. Lo spettacolo questa volta è in due atti, su musica di Tchaikovsky, anche se sempre liberamente ispirato all’omonimo romanzo di Lev Tolstoj. La coreografia è di Teet Kask, la scenografia di di Marco Pesta ed i costumi di Federico Veratti. 

Il coreografo estone ha voluto creare uno spettacolo incentrato sulla protagonista e sul suo rapporto con la società. Infatti, Anna Karenina è una donna che sceglie consapevolmente di ribellarsi alle convenzioni e all’ipocrisia, per vivere fino in fondo la sua passione. Nelle circa venti scene, Kask ripercorre la storia, dall’incontro con Vronskij al suicidio.

Le scene di Marco Pesta prevedono le proiezioni dei disegni originali di Marco Triaca, per creare le varie ambientazioni ispirate alla tradizione russa.

Immagine dal Balletto Anna Karenina
Anna Karenina, Balletto di Milano © Carla Moro & Aurelio Dessì

Neumeier e Anna Karenina

Il 23 marzo 2018 si è tenuta la prima nazionale dell’Anna Karenina di John Neumeier in Russia. Oltre alla creazione della coreografia, John Neumeier è responsabile della scenografia e delle luci, mentre i costumi sono disegnati da Albert Kriemler. La prima al Teatro Bolshoi di Mosca è una coproduzione con l’Hamburg Ballet e con il National Ballet of Canada. Il ruolo di Anna Karenina è stato affidato a Svetlana Zakharova, Denis Rodkin è Vronskij e Semyon Chudin interpreta Karenin.

La prima mondiale di Anna Karenina era stata presentata, il 2 luglio 2017, dall’Hamburg Ballet, diretto dal 1973 dallo stesso Neumeier.

A differenza degli adattamenti coreografici che l’hanno preceduto, Neumeier si è preso molte libertà nei confronti del romanzo di Tolstoj. Dapprima, Neumeier cambia epoca ad Anna Karenina: non siamo più nel mondo dell’alta aristocrazia russa, ma nel presente. Quindi, il balletto ha inizio con un comizio tenuto da Karenin, che è un importante politico di San Pietroburgo. 

Questa Anna Karenina si apre con una parodia del mondo odierno della politica, dove ci sono sostenitori urlanti, segretarie e bodyguard. In mezzo a questo caos si trova Anna, donna di classe e elegante che ha ben poco a che vedere con quel mondo. Si nota come Anna sia fuori posto, accanto ad un uomo ormai totalmente assorbito dalla sua carriera e che trova sconveniente qualsiasi incontro romantico con la moglie. 

Al contrario, Vronskij è un ragazzo semplice, che trascorre la maggior parte del tempo allenandosi in palestra. Anna se ne innamora e questo le restituisce la gioia di vivere. 

Anna Karenina, Hamburg Ballett, 2017 © Kiran West

Boris Eifman e Anna Karenina

Tra i numerosi lavori del coreografo e direttore artistico Boris Eifman, c’è anche una versione di Anna Karenina. Nel suo lavoro, Eifman mette da parte tutte le trame secondarie nel romanzo di Lev Tolstoj, concentrandosi sul triangolo amoroso tra Anna, Karenin e Vronskij. 

Eifman ritrae una donna che rinasce violando le norme della morale, in una società che ha ucciso il suo amore materno e distrutto il suo mondo interiore. Essendo così completamente consumata e schiacciata dalla passione, Anna diventa una donna pronta a qualsiasi sacrificio.

Anche questo volta il  coreografo afferma che il suo balletto non parla di tempi passati, perché le passioni e i sentimenti sono gli stessi di oggi.

Anna Karenina
Anna Karenina, Eifman Ballet, Tokyo, 2019 © Souheil Michael Khoury

Per saperne di più:

  • Libro: Lev Tolstoj, Anna Karenina, Einaudi, 2017
  • Film: Universal Studio, Anna Karenina, 2018
  • Balletto: Vai, Anna Karenina, balletto con Maya Plisetskaya, 2011

In copertina: Anna Karenina, Balletto di Milano © Carla Moro & Aurelio Dessì

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