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Due ballerini

Alicia Alonso, 10 curiosità sulla diva del L’Avana

Prima ballerina assoluta del balletto di Cuba, la sua è stata una lunga carriera come ballerina e coreografa, diventando un mito nella danza e la cultura cubana. Dalla cecità ai trionfi in America e al Bolshoi, i contrasti con Batista e l’appoggio di Castro scopriamo le 10 curiosità sulla vita di Alicia Alonso.

Ecco le 10 curiosità sulla vita di Alicia Alonso:

Foto di Alicia Alonso
Alicia Alonso (Giselle), Museo Nazionale della danza, Cuba

1. Il mistero sulla vera età di Alicia Alonso

Di Alicia Alonso, all’anagrafe Alicia Ernestina de la Caridad del Cobre Martínez del Hoyo, sappiamo che è nata a L’Avana il 21 dicembre, ma non abbiamo la certezza dell’anno.

Su questo le fonti discordano. Alcune indicano il 1921, altre il 1920, altre ancora il 1919, ma il Diccionario biográfico de la danza di Carmen Paris e Javier Bayo retrocede fino al 1918. 

Qualunque sia l’anno esatto, ha avuto una vita quasi centenaria e piena di eventi. Giovanissima, intorno ai 15 anni, si sposò con il ballerino Fernando Alonso, e adottò il nome di Alicia Alonso. Conservò il cognome del marito anche dopo un travagliato divorzio. 

2. Alicia Alonso, la Cenerentola della danza

Alicia iniziò a studiare danza nel 1931 a L’Avana, presso la scuola di balletto della Sociedad Pro-Arte Musical, con Nikolai Yavorsky. 

Una storia, probabilmente una leggenda, racconta che andasse a lezione usando le scarpe normali. Finché una signora decise di regalare un paio di scarpette da ballo alla bambina più brava della scuola. Tutte le bambine provarono le scarpette, ma nessuna aveva il numero giusto. Quindi Alicia, rimasta l’ultima ha doverle provare, calzò alla perfezione le scarpette, proprio come Cenerentola.

Ballerina Cubana
Alicia Alonso (Odile) ne Il Lago dei Cigni, 1950 © Luis Castaneda

3. Pur non vedendo ha continuato a ballare

Nel 1941 Alicia fu colpita da una malattia agli occhi. I medici le diagnosticarono un distacco della retina. Si sottopose ad un intervento chirurgico per correggere il problema e le fu ordinato di rimanere immobile a letto per 3 mesi. Non potendosi muovere lavorò comunque i suoi piedi. L’operazione non ebbe successo e dovette sottoporsi ad altri due interventi chirurgici. Dopo il terzo intervento dovette rimanere ferma al letto per un intero anno. Durante la convalescenza suo marito si sedeva con lei ogni giorno, per raccontarle i grandi ruoli della danza classica. 

Di quel periodo Alicia disse: “Ho ballato nella mia mente. Accecata, immobile, piatta sulla mia schiena, ho comunque imparato a ballare Giselle.” 

Nonostante gli interventi, con il tempo Alicia perse quasi del tutto la vista. Solamente la sua straordinaria forza di volontà non le impedì di smettere di danzare. Durante la sua carriera continuò a ballare riuscendo ad orientarsi sul palcoscenico grazie alle luci.

4. Il ritorno sulle scene di Alicia Alonso

2 novembre del 1943: al Teatro Metropolitan di New York va in scena Giselle. A soli cinque giorni dal debutto, la prima ballerina Alicia Markova, si ammala. Quindi, Alicia decide di partecipare al provino per sostituirla e nonostante la vista, lo supera. 

Lo spettacolo è un trionfo. Dopo quella sera, Alicia viene invitata a ballare a Parigi, Mosca e Monte Carlo. Il suo nome inizia ad entrare nella leggenda. 

Nel 1948 i coniugi Alonso tornano a Cuba, dove decidono di formare la propria compagnia di ballo e di aprire l’Accademia del Balletto Classico.

Alicia Alonso © Google Arts & Culture

5. Si è scontrata con la politica

Nel 1956, il dittatore cubano Fulgencio Batista è preoccupato per il calo della sua popolarità. Così rivolge un appello agli intellettuali cubani affinché esprimano il proprio appoggio al governo. Gli Alonso respingono l’invito e il governo si scatena contro la loro compagnia di ballo togliendole tutte le sovvenzioni statali. 

Alicia viene soprannominata «scarpette rosse», a causa delle sue simpatie per i comunisti del Partito socialista popolare. 

A novembre Alicia Alonso si esibisce al Teatro Comunale di Matanzas: alla fine dello spettacolo annuncia che lei e suo marito hanno deciso di abbandonare Cuba. 

La famiglia Alonso deciderà di tornare a Cuba solo dopo la vittoria di Fidel Castro. Fernando Alonso, a proposito della visita ricevuta da Castro nel gennaio 1959, scrisse nelle sue memorie: «Alicia era a Chicago. Parlammo di politica fino all’alba e quando Fidel era già sull’uscio dell’uscita, mi chiese quanti soldi servivano per rimettere in piedi il Balletto Nazionale di Cuba. Gli risposi che erano necessari almeno 150 mila pesos. Senza pensarci su neppure un attimo, Fidel replicò che in pochi giorni ne avremmo ricevuti almeno 200 mila. La somma, in effetti, arrivò». 

6. Fonda l'Alicia Alonso Ballet Company

Il 28 ottobre 1948 Alicia Alonso, insieme al marito, aveva fondato l’Alicia Alonso Ballet Company con annessa un’accademia di balletto. Compagnia abbandonata nel 1956 a causa di Batista.

Quando gli Alonso tornano a Cuba, la compagnia ottiene ingenti finanziamenti statali da parte di Castro e prende il nome di Ballet Nacional de Cuba. 

Grazie alla presenza di borse di studio sovvenzionare dallo stato, la Alonso  porta la danza nelle fabbriche, nelle scuole e nelle zone de L’Avana più povere e disagiate. 

Il Balletto di Cuba ha nel suo repertorio sia il grande repertorio classico come Giselle, Il lago dei cigni e Coppélia sia le opere del movimento rinnovatore dei Ballets Russes di Sergej Diaghilev. 

Alicia Alonso ha diretto il Ballet National de Cuba fino alla sua morte.

Corpo di ballo
Steinberg e Alicia Alonso con il Balletto di Cuba, foto di Barbara Steinberg da wikimediacommons

7. Ha ballato nei più grandi teatri del mondo

Alicia Alonso è stata la prima ballerina occidentale ad esibirsi in Unione Sovietica e la prima rappresentante americana a ballare con i teatri Bolshoi e Mariinsky  rispettivamente nel 1957 e nel 1958. 

Nel 1950 è stata la prima ballerina dell’American Ballet Theatre, in tournée europea insieme a Igor Youskevitch. 

Ha inoltre ballato nei più importanti teatri del mondo, tra cui: l’Opéra National de Paris (Giselle, Grand pas de quatre, La Belle au bois dormant), l’Opera di Vienna e il Teatro di San Carlo di Napoli (Giselle), l’Opera di Praga (La fille mal gardée) e la Scala di Milano (La Bella Addormentata nel bosco). 

Oggi il Gran Teatro dell’Avana porta il suo nome. 

8. È stata Ambasciatrice UNESCO

Sono diversi gli Stati che hanno riconosciuto ad Alicia Alonso un’onorificenza. 

Nel 1964 è nominata Cavaliere del Lavoro della Repubblica Democratica del Vietnam, nel 2003 il presidente francese Jacques Chirac assegnò ad Alicia Alonso la Legione d’Onore nel grado di ufficiale. 

Nel 1985 è Medaglia d’oro del Gran Teatro de L’Avana, nel 1993 le viene assegnata la  Croce dell’Ordine di Isabella la Cattolica in Spagna. 

Nel 2017 l’Unesco la designò ambasciatrice di Buona Volontà.

Osiel Gounod, Alicia Alonso e Dani Hernandez, Intrenational Ballet Festival, Garcia Lorca Theater, Havana, Cuba, 2012 © Franklin Reyes:AP file

9. Ballerina dell'American Ballet Caravan

Nel 1939 Alicia Alonso entra a far parte della compagnia fondata da George Balanchine, l’American Ballet Caravan, precursore dell’attuale New York City Ballet. Nella nuova e prestigiosa compagnia passa i migliori anni della sua carriera di ballerina interpretando i grandi ruoli del balletto classico. 

Nominata étoile, lavora con i più grandi coreografi del tempo: Michel Fokine, George Balanchine, Léonide Massine, Bronislava Nijinska, Antony Tudor, Jerome Robbins e Agnes de Mille.

10. Il suo ultimo spettacolo è stato in Italia

La carriera di Alicia Alonso è stata lunghissima. Negli anni ha avuto l’opportunità di ballare con i più grandi ballerini del ‘900: Igor Youskevitch, Azari Plissetsky, Rudolf Nureyev, Jorge Esquivel, Orlando Salgado, Vladimir Vasiliev, Lienz Chang. 

Niente è riuscito a fermarla, neanche la totale cecità che l’avvolse dall’età di 30 anni. 

Il 28 novembre 1995 ha calzato le scarpette per l’ultima volta  in Farfalla, al Teatro Masini di Faenza, tre settimane prima di compiere 75 anni (circa). 

Dopo la sua morte, nel 2019, i cubani le hanno reso omaggio nelle strade e nelle piazze della capitale. I ballerini della sua compagnia l’hanno ricordata danzando in riva al mare, per le vie della città e nel teatro a lei intitolato.

Per saperne di più:

Sandra Martin Arnold, Alicia Alonso: First Lady of the Ballet, Walker & Co, 1993

È stato facile decidere di dedicarsi al balletto classico, perché la vita altro non è che un continuo movimento che assomiglia alla danza.

In copertina: © Alicia Alonso e Reyes Fernández in Giselle, 1960

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